(LL edizioni 2024) La musica elettronica ha – per sua natura – sempre flirtato con l’idea di “meccanicismo”, tanto per le modalità di produzione del suono quanto per il ricorso a formule compositive capaci di generare strutture (quasi) autosufficienti. Strategia, quest’ultima, che è stata perseguita tanto in ambito “colto” (cfr. Steve Reich e la sua […]
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(tak:til 2024) Il polistrumentista polacco Wacław Zimpel – virtuoso del sassofono e del clarinetto, ma soprattutto abile manipolatore di strumenti elettronici – non è nuovo a incursioni nella musica orientale, come dimostrano le recenti collaborazioni con illustri esponenti delle tradizioni musicali giapponesi (“Japanese Journal Vol. 1”, sempre del 2024) o con il cantante indostano Siddartha […]
(Cantaloupe Music 2024) Una delle tendenze a mio avviso più interessanti nel panorama della musica (a grandi linee definibile come) popular del nuovo millennio è il recupero, da parte di diversi artisti e gruppi, della musica bluegrass, ovvero quella branca del country affermatasi negli Stati Uniti intorno agli anni Quaranta del secolo scorso. Penso a […]
(Nakama Records 2024) Un debutto discografico davvero pregevole, quello del batterista norvegese Andreas Wildhagen, alla guida dello Spiralis Quartet: formazione che comprende, oltre al citato leader, anche Kasper Vaernes (sax alto e soprano), Anja Lauvdal (pianoforte e sintetizzatori), e Adrian Myhr (contrabbasso). Ciascuna delle dieci tracce (complessivamente brevi: solo una si estende sopra i 5 […]
(Cantaloupe Music 2024) Attivi da ormai un decennio, i giovani musicisti americani che fanno parte dell’ensemble Splinter Reeds – quintetto molto originale composto di soli strumenti ad ancia, nelle fattispecie corno inglese, clarinetto, clarinetto basso, sassofono e fagotto – sono specializzati nell’esecuzione di musica di autori contemporanei, spesso con lavori di loro commissione. In questo […]
(Naxos/Ducale 2024) Secondo il filosofo americano Jerrold Levinson, un’opera d’arte può essere giudicata “profetica” – e solitamente apprezzata in quanto tale – in virtù di proprietà che essa possiede già al momento della sua creazione, sebbene l’attribuzione della suddetta “profeticità” avvenga di norma a posteriori, in seguito al verificarsi degli eventi in qualche modo presagiti […]
(Drag City 2024) La musica del polistrumentista australiano Oren Ambarchi abita quel territorio – che lui stesso ha contribuito a definire – in cui il jazz incontra, e si fonde con, la world music, l’ambient, e il minimalismo, e che lo accomuna ad artisti (pur provenienti da percorsi differenti) come (tra gli altri) Jeff Parker, […]
(Da Vinci Classics 2024) Già protagonisti di un precedente, interessante CD Da Vinci Classics dedicato all’esplorazione della musica contemporanea per sassofono e pianoforte (Music of the Commonwealth, 2021), i musicisti dell’HD Duo – al secolo, Michael Duke (sax soprano) e David Howie (piano) – tornano a incidere per la label con sede a Osaka, questa […]
(Da Vinci Classics 2024) La musica popolare è sempre stata utilizzata in ambito classico o colto. Nel Novecento, tuttavia, tale utilizzo conosce un cambio di paradigma: da semplice materiale da inserire in contesti più ampi e strutturati, la musica folk inizia a fornire soluzioni ritmiche e sviluppi melodici inediti, indicando nuove strade da esplorare. Tra […]
(Da Vinci Classics 2024) La musica italiana del Novecento è piena di gemme ancora poco conosciute: va dunque riconosciuto un gran merito ai musicisti che si dedicano al recupero e alla esecuzione di questo patrimonio così prezioso, e a quelle etichette discografiche che ne consentono la registrazione e la diffusione su (possibilmente) larga scala. La […]