Paul Wertico ‘Drums Without Boundaries’

(Da Vinci Classics 2023)

Questa recente uscita della Da Vinci Classics è un vero e proprio inno alla contaminazione e alla fusione di generi e stili musicali diversi, al punto che avrebbe potuto anche trovare collocazione nell’altra collana della casa discografica di Osaka, vale a dire la Da Vinci Jazz. Protagonista di questo Cd è innanzitutto il grande batterista americano Paul Wertico, storico membro del Pat Metheny Group fino al 2001, collaboratore di molti celebrati artisti (tra cui ricordiamo David Bowie), e da più parti considerato una autorità assoluta nel mondo delle percussioni (soprattutto jazz, ma non solo). Ad accompagnarlo, troviamo una nutrita compagine di valenti e versatili musicisti, che rispondono ai nomi di Gianmarco Scaglia al basso, Alex Munk e John Moulder alle chitarre, e Mirko Pedrotti al vibrafono, insieme ai percussionisti dell’Ichos Percussion Quintet. La presenza di così tanti percussionisti determina il sound dei brani eseguiti: tribale, urbano, corrosivo, seppur con alcuni preziosi momenti di introspezione sonora ed emotiva. La maggior parte dei brani è a firma degli stessi esecutori: Pedrotti, Scaglia (forse il più “solido” dal punto di vista della composizione), e lo stesso Wertico (che a volte indulge in virtuosismi e astrazioni sonore di non facile assimilazione, ma comunque interessanti). È presente anche il compositore bresciano Paolo Ugoletti, profondo conoscitore del mondo delle percussioni, che con il suo Urban Mood ci offre una pagina estroversa, brillante ed estremamente piacevole. L’ultimo brano presente nel Cd è un vero e proprio azzardo: la celebre Third Construction di John Cage (datata 1941) viene infatti sottoposta a una specie di frammentazione (o decostruzione, come recita il titolo), in modo che Wertico possa rispondere, improvvisando, ai complessi incastri ritmici ideati dal compositore americano. Che sia una maniera per conciliare il Cage costruttivista degli anni Trenta e Quaranta con quello aleatorio dei decenni successivi? Lascio agli ascoltatori l’ardua sentenza…

Voto: 7/10

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