Archivio Tag: 2016

Palkosceniko al Neon ‘Radice di due’

(12lineerecords 2016) Oramai consuetudine su Kathodik (almeno quattro recensioni all’attivo, a partire dal 2005), i laziali Palkosceniko al Neon proseguono testardi e tetragoni a schiumare rabbia gridata e spesso coinvolgente (l’assalto di Radice di due), circondando la voce urgente di Stefano Tarquini con un suono “crossover” (un poco di “hardcore” metallizzato, un poco di volume […]

Quentin Tolimieri ‘Piano’

(pfMENTUM 2016) Titolo semplice quanto chiarificatore, “Piano” presenta il modus operandi alla nuda tastiera del giovane Quentin Tolimieri. Il suo curriculum lascia intendere il bilanciato interesse sia per le forme improvvisate, sia per i diktat più accademici: quelli che lo vedono legato ad una certa contemporaneità di matrice minimalista, iconoclasta, scomposta. In poche parole: sembra […]

Eloisa Manera Ensemble ‘Invisible Cities’

(Aut Records 2016) Opera saettante quella della violinista/improvvisatrice/compositrice italospagnola Eloisa Manera. Che sfoggia un fresco tiro spiazzante e sbarazzino, a botte di funk ossuto, insiemi astrali in tiro Arkestra (Cities e Exchanges), polveri e serci di tradizione popolare (remiscelata in strobo spesso cubista), inneschi lunari, ciondolamenti post RIO manco fossero dei Remote Viewers (Cities e […]

Jonas Kocher ‘Plays Christian Kesten e Stefan Thut’

(Bruit 2016) Il fisarmonicista svizzero, interpreta due movimenti in solo ideati dai compositori Christian Kesten e Stefan Thut. Silenzi, osservazione delle caratteristiche strumentali, bave di suono filiformi in stratificazione controllata e differenze tonali (primo brano). Silenzi, osservazione delle caratteristiche strumentali, bave di suono filiformi, differenze tonali, leggere rientranze dell’ambiente circostante, netto il passaggio di un […]

Simon Fell ‘Le Bruit de la Musique’

(Confront Recordings 2016) Un extended play di grande intensità, registrato dal vivo in una performance nella magnifica chiesa di Saint-Martial di Toulx-Sainte-Croix. Simon Fell, musicista londinese adottato dalla profonda Francia, suona il contrabbasso esplorando esaurientemente la paletta sonora dello strumento. Alcune soluzioni compositive sono in grande stile e alcuni contrasti tra situazioni musicali diverse (adagio/poco […]

Legni vecchi ‘Legni vecchi’

(dreaminGorilla/Stay home 2016) Partono sparati con il fantasmagorico mix di postcore, post rock e noise questi due emiliani, della provincia di Modena. Un ep veloce, immediato ed essenziale, proprio come nella migliore tradizione hc e sei brani condensati in tredici minuti, nei quali il duo tira all’estremo le derivazioni dell’hardcore, che sia corale (Marcione), o […]

Michael Vlatkovich ‘Myrnofant’s Kiss’

(pfMENTUM 2016) Mai sentito niente di Michael Vlatkovich prima di questo “Myrnofant’s Kiss”. Un’iniziazione che ci permette di conoscere un musicista e compositore attivissimo all’interno del giro avant-improv made in NYC e canadese; trombonista il cui timbro poco ortodosso fa echeggiare nell’aria la scuola di George Lewis e Leroy Jenkins, accostando ad essa soluzioni personali […]

Edible Woman ‘Daunting’

(Blood Sound Fucktory 2016) A tre anni da “Nation” il gruppo marchigiano cambia registro stilistico e si sposta verso un sound che miscela elementi ipnotici, blues tribale ed estensioni apocalittiche, vicine a quelle degli ultimi Neurosis. Anche quando il sound è più accattivante, come nel p-funk di In the wake of the holy, se sono […]

Demikhov ‘Experimental Transplantation of Vital Organs’

(Dio drone/Toten Schwan/Koe/Brigante/Cave Canem(D.I.Y.)/I dischi del Minollo/Vollmer Industries 2016) Dopo un promettente Ep, questo trio proveniente da Veneto e Lombardia, pubblica l’esordio sulla lunga distanza. Il trio si esprime con un ottimo metal-noise-sperimentale strumentale. Graffianti e provocatori i Demikhov, sono in linea con lo ‘scienziato pazzo’ sovietico a cui si sono ispirati per il nome […]

Christian Ferlaino ‘Bad Habits’

(AUT Records 2016) L’intento di basare l’improvvisazione solistica sulla musica tradizionale calabra è sicuramente lodevole. La tradizione vive attraverso la performance, la sperimentazione, l’innovazione, l’alterazione. Tuttavia, l’esibizione di Christian Ferlaino al sax contralto rimane un tentativo non del tutto felice. Lo dico (anche) da sassofonista (principiante, peraltro). La ricerca non si sposa sempre con la […]