Eloisa Manera Ensemble ‘Invisible Cities’

(Aut Records 2016)

Opera saettante quella della violinista/improvvisatrice/compositrice italospagnola Eloisa Manera. Che sfoggia un fresco tiro spiazzante e sbarazzino, a botte di funk ossuto, insiemi astrali in tiro Arkestra (Cities
e Exchanges
), polveri e serci di tradizione popolare (remiscelata
in strobo spesso cubista), inneschi lunari, ciondolamenti post RIO
manco fossero dei Remote Viewers (Cities e The Dead),
una nervosa propensione soundtrack (Cities e The Dead).
Qualche grammo di consuetudine jazz-rock da segar negli angoli ma ci siamo.
In splendida compagnia oltre l’autrice di: Gianluca
Barbaro
, Piero Bittolo Bon, Andrea Baronchelli, Pasquale Mirra, Danilo Gallo, Ferdinando Faraò, Roberto Zanisi, Walter “Bonnot”
Buonanno
. Un’alternanza ben congegnata di duetti impro e
settetti con “Le Città Invisibili” di Calvino ad ispirar le braci nel coppino.
Visione plausibile e contemporanea di epidermica satisfaction.

Voto: 7

Marco Carcasi

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