Archivio Tag: Dense Promotion

Tiziano Popoli ‘Burn the Night / Bruciare la Notte: Original Recordings, 1983-1989’

(RVNG Intl. / Freedom To Spend 2021) Tiziano Popoli è tra gli eroi perduti della new wave italiana. Non quella che guardava ai Duran Duran (ma era new wave, poi?), tantomeno ai Joy Division, piuttosto quella sottilmente inquieta, prima che avanguardistica, del Bowie berlinese, e poi certo anche alle avanguardie, Reich, Glass ecc., ma con […]

Inra ‘I Super Liked You By Mistake’

(Inra 2020) Da Berlino un nastro di quelli belli. Inra sono Adam Ben-Nun e Philipp Rhensius, hanno un paio di uscite alle spalle e impiastrano insieme suono (armoniosamente stridente) e parola (ciancicata/soffocata). Un pestaggio notturno di pesante lentezza dub e qualche secca stecca breakbeat. Guitar drones chiaroscurali ed uno svagamento sfatto dalle parti di Bristol. […]

Lukas Lauermann ‘IN’

(col legno 2020) Seconda prova solista per il compositore violoncellista Lukas Lauermann, album che dal titolo ‘IN’ indica una peculiare ricerca raccontata attraverso lo strumento. La ricerca che qualcuno compie quando attraverso il processo di introspezione si “guarda” dentro (INward) cercando di seguire il fluire dei suoi pensieri, e mentre compie questo processo contemporaneamente la […]

Blakk Harbor ‘A Modern Dialect’

(Blakk Harbor Records 2020) Seconda uscita lunga per l’act greco di stanza a Berlino, Blakk Harbor. Strutture monolitiche e folate di noise, sottrazione e massimalismi, cupe notti e orizzonti neon, gelidi e crepitanti. Nove brani di tribale sound design, quasi carpenteriano rito collettivo. Intriso d’ansia e sfacelo (il circostante), pestato e coinvolgente. Tappeti immobili e […]

Pedro Rebelo ‘Listen To Me’

(Crònica 2020) Il compositore e sound artist portoghese Pedro Rebelo, nel 2017 si è ritrovato a poter seguire un gruppo di ricerca sull’applicazione delle nanotecnologie nell’ambito della sicurezza alimentare presso l’International Iberian Nanotechnology Laboratory di Braga, avendo cosi l’opportunità d’immergersi nel particolare panorama acustico offerto dai laboratori in cui questa avviene. Macchinari in fasi cicliche, […]

Konstrukt & Otomo Yoshihide ‘Eastern Saga: Live at Tusk’

(Karl Records 2020) Ci sono dei turchi che incontrano un giapponese. Senza eccedere nel determinismo culturale o, peggio, nazionale, penso che iniziare la recensione in questa maniera restituisca già molto del gusto di questo lavoro, che non è altro che la registrazione di un live al festival di Tusk del 2018. Ciò che sorprende, ma […]

Samm Bennett ‘Oscillendulum’

(Room40 2020) Album digitale per il multi strumentista statunitense Samm Bennett, che in “Oscillendulum”, ci presenta una serie di composizioni realizzate con il solo ausilio di un synth della Roland (Juno 60), acquistato per pochi yen nel 2005 a Tokyo. Lunghe stringhe di suono in reciproco attorcigliamento gentile. Una bislacca e minimale passeggiata con le […]

Chiminyo ‘I Am Panda’

(Gearbox Records 2020) Debut album per il batterista e produttore elettronico londinese Chiminyo. Robetta parecchio forte che viaggia bella staccata da terra. Sequenze percussive che tramite software, ad ogni colpo, innescan torrenti di eventi, spesso da euforica perdita di conoscenza. Si fluttua spediti fra bordate sul limite di una fusion/ambient/world, ambiziosamente maestosa e cinematografica. Di […]

Sparkle Division ‘To Feel Embraced’

(Temporary Residence Ltd. 2020) Difficile aspettarselo: Il monumento (per molti) William Basinski col suo giovane assistente di studio (Los Angeles) Preston Wendel, a smazzarsi taniche su taniche di fusion, ambient/lounge/jazz/hip-hop, con Wendel che propone le sue composizioni a Basinski e lo convince a darci sotto di sax e fase creativa collettiva. Il loro debut sbiella […]

Tom Richards ‘Heavier Sideways’

(Nonclassical 2020) Hardware e strumentazione homemade, un vocoder analogico anni novanta e una drum machine sovietica anni ottanta, calibrate configurazioni e sgommar vintage. Come nel precedente debut “Pink Nothing” (2018 sempre su Nonclassical), il londinese Tom Richards, setaccia sabbie elettroniche comprensive di corpo e astrazione. Come sublime club nell’iniziale Big House Tune, di rapido spippolamento […]