(Makiphon 2025) L’elettroacustica del tedesco Hirsch, è un gran bell’ingrippo fra sperimentazione, osservazione della rovina (a meno di un passo) globale e tensioni etno-pop. Strumentazione fai da te divertita e divertente (Carbophone Jr. ed Electrified Palm Leaf nello specifico, che vi invito a cercare) effetti, loops, chitarra e oggettistica placidamente trattata. Tutto un pizzicare ritmico, […]
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(Egglike Records 2025) Da Berlino una bella strapazzata che ti riconcilia con sole/sale/sudore. Beato te ne stai, schiaffeggiato casalingo su traiettorie elettronico/strumentali che inciafrugliano assieme genio e sfracello. Post-techno storta in partenza (e son oltre venticinque anni), adesso parecchio ben di Dio in più. Frenetico il movimento, qualche pausa lunare a riprender fiato (oriente in […]
(Gearbox Records 2025) Gran bella prima uscita per il quintetto di Newcastle, Knats. A tirar le fila della band ci sono il basso e batteria di Stan Woodward e King David Ike Elechi (autori di tutti i brani a parte Black Narcissus del sassofonista Joe Henderson) cui si aggiungono l’elegante tromba di Ferg Kilsby, il […]
(Ampbase 2025) Nuova immersiva uscita per la band inglese di Richard Walker e Karine Charff (che in questo valzer ci mette la voce, ma all’oggi in Amp non c’è più). Quattro parole per quattro estesi movimenti (grondanti d’accogliente e lenitiva bellezza), composti fra il 2020 e il 2024. Ambient/shoegazing calda e fluttuante, acqua di sorgente, […]
(Glitterbeat Records 2025) Ciò che è l’oggi senza dimenticar mai le proprie radici. Nell’opera della coreana Park Jiha, contemporaneo e tradizione non si son mai spintonati malamente, anzi. In solitudine a stratificar con sapienza e conoscenza, acustico ed elettronico. Con voce, campanelli, glockenspiel, flauto/piri e saenghwang la parte aria, lo yanggeum, con le sue corde […]
(Unsounds 2025) In questo pomeriggio di rovente leccata d’estate: nell’alto della mia torre, il vento bisbiglia tra una finestra e l’altra, nel mezzo zona cucina/soggiorno/relax/riposo, bello (effetto stereo sempre in sbilancio se sei culturista audio, sappilo). Ore 15.43, ameboide terzo piano, levita trap, sento brutte parole salire dalla tromba delle scale, la di fronte di […]
(30M Records 2025) Terzo album per il compositore iraniano Saba Alizadeh. Sintetizzatori modulari, nastri, laptop, no-input mixer, parecchi effetti a pedale, le corde del Kamancheh (una sorta di violino a punta, strumento tradizionale persiano), le voci di Andreas Spechtl, Sanam Maroufkhani e Leila Rahimi. Di vuoti rintoccanti e stringhe sinfoniche in dissoluzione, lo sguardo e […]
(tak:til 2024) Il polistrumentista polacco Wacław Zimpel – virtuoso del sassofono e del clarinetto, ma soprattutto abile manipolatore di strumenti elettronici – non è nuovo a incursioni nella musica orientale, come dimostrano le recenti collaborazioni con illustri esponenti delle tradizioni musicali giapponesi (“Japanese Journal Vol. 1”, sempre del 2024) o con il cantante indostano Siddartha […]
(Unseen Worlds 2024) La lunga carriera del compositore americano Daniel Lentz (classe 1942) è quanto mai variegata e costellata di cambi di direzione, pur nella coerenza di uno sperimentalismo che ha nel minimalismo, declinato in modo molto personale, la sua direttrice principale. Questa importante pubblicazione della Unseen Worlds, ad oggi in formato esclusivamente digitale, ne […]
(Persistence Of Sound 2023) I macchinari analogico/vintage del Langham Research Centre (andate a scovare i loro due album “Tape Works” su Nonclassical), a questo giro in formazione a due (Iain Chambers / Robert Worby) e il sax del veterano John Butcher. I nastri, gli oscillatori, gli oggetti amplificati e le radio a onde corte, a […]










