Archivio Tag: 2015

Pino Minafra ‘MinAfrìc’

(Sud Music 2015) Di corsissima a perdifiato, indossando il vestito buono a scaracollo, sotto un sole che accende ogni cosa tutt’attorno. Sudati e stravolti ma senza perder un “gnignino” di elegante personalità. Dalla Puglia a capofitto, i Balcani, Istambul, L’Africa, luci e New York, L’Argentina. Miscela, spremi e concentra. Poi disperdi in un nulla vorticoso/inebriante. […]

Flying Disk ‘Circling further down’

(Vollmer Industries/Tanto di Cappello/Rude/Dreamingorilla/Scatti Vorticosi/Taxi Driver/Canalese Noise 2015) Sono in tre, ma sembran sei. I Flying disk sono un trio di Fossano che spacca di brutto! Giovanissimi, senza il bisogno di esprimere i lamenti post adolescenziali, si esprimono con un noise, figlio del miglior indie progredito dai primi anni ’90 in poi. Il trio deve […]

Juhani Aaltonen & Iro Haarla ‘Kirkastus’

(Tum Records 2015) Monotonia nordica in salsa religiosa. Così si potrebbe caratterizzare la musica proposta da Juhani Aaltonen (sassofoni, flauto) e Iro Haarla (piano, arpa, chen e percussioni). Le composizioni di Iro Haarla sono spazi sonori di solito modellati da accordi e arpeggi su cui Aaltonen distende i suoi soli in stile (spesso) coltraniano. Questo […]

Hans Koch – Jonas Kocher – Gaudenz Badrutt ‘Koch-Kocher -Badrutt’

(Bruit 2015) Il clarinetto di Hans Koch, la fisarmonica di Jonas Kocher e l’elettronica di Gaudenz Badrutt propongono una mezzora d’intensa e minimale improvvisazione sperimentale, dedita all’esplorazione di attimi e atmosfere sonore spesso ruvide e aspre, mai troppo ospitali, e, forse anche per questo capaci di tenere alta la tensione dell’ascoltatore. Il legame con la […]

Palimpsest Trio ‘Stanze’

(Pan y Rosas Discos 2015) Secondo atto del progetto Palimpsest. Dal quartetto originario esce Mauro Sambo con le sue percussioni ed elettronica e tutto si contrae attorno il contrabbasso, gli oggetti, il piano, il sopranino e il sax di Adriano Orrù, Silvia Corda e il portoghese Paulo Chagas. Una serie di nove veloci movimenti impro, […]

Andrea Bolzoni ‘amI?’

(Bunch Records 2015) Prima opera solista per il chitarrista Andrea Bolzoni (Swedish Mobilia, Dialvogue, Raw Frame, Three Trees, Consulting The Oracle). Un unico lungo brano per chitarra elettrica (preparata), live loops ed ampli. Frutto di un’ispirata sessione in assenza di sovraincisioni post. Di logica, ampi spazi ambientali, grappoli armonici, arpeggi in stratificazione, distorsioni in controllo. […]

Badrutt / Belorukov / Kocher ‘Rotonda’

(Intonema 2015) Suono in libera e cangiante rifrazione ed intrecci strumentali sul limitar dell’impalpabile. Questo è “Rotonda”. Gli svizzeri Gaudenz Badrutt (live sampling e sorgenti sonore acustiche), Jonas Kocher (fisarmonica) e il russo Ilia Belorukov al sax, ripresi dal vivo durante una data del loro tour russo nel 2014, presso la Rotonda della Mayakovskiy Library […]

The Remote Viewers ‘November Sky’

(RV 2015) Conclusa la trilogia noir (“City Of Nets”, “Crimeways”, “Pitfall”), l’orizzonte espressivo del sestetto britannico torna a espandersi in assenza di perimetri. Tra enigmatiche partiture da camera avant (l’iniziale Quiet Money), incastri ansiogeni in bianco e nero (Hearing An Army), pressati figure notturne da metropoli stanca e livida (Shadow War), strapazzando accenni Feldman, scaracolli, […]

Schroeder / Campello / Godoy ‘Barely Cool’

(Pfmentum 2015) La sassofonista tedesca Franziska Schroeder e i brasiliani Marcos Campello (chitarra) e Renato Godoy (batteria/percussioni), strappan via dieci numeri impro, snelli, ruvidi e notturni. Una giornata di incontro/azione in uno studio di Rio De Janeiro nel Maggio del 2014. Fra approcci non convenzionali (sopratutto nelle corde di Campello, spesso in grattugia da: fine […]

Lucio Leoni/Bu Cho ‘Lorem Ipsum’

(Lapidarie Incisioni 2015) Il caos chitarristico che erompe nella inizialmente, convenzionalmente, cantautorale Luna è puro Rino Gaetano che incontra i Pavement in un’osteria (diamo merito alle chitarre elettriche di Giulio Marino). E bravo Lucio Leoni (in arte Bu Cho) e bello “Lorem Ipsum”. . Peccato che poi A me mi diventi “simpatica” e, appunto, fin […]