(Bunch Records 2015)
Prima opera solista per il chitarrista Andrea Bolzoni
(Swedish Mobilia, Dialvogue, Raw Frame, Three
Trees, Consulting The Oracle).
Un unico lungo brano per
chitarra elettrica (preparata), live loops ed ampli.
Frutto di
un’ispirata sessione in assenza di sovraincisioni post.
Di logica,
ampi spazi ambientali, grappoli armonici, arpeggi in stratificazione,
distorsioni in controllo.
Nessun groviglio non masticabile quanto,
un placido scorrere ambient/blues/avant in secca battuta funk (quando
l’increspatura chiama furia).
Scenari desertici da soundtrack,
torpidi stropicciamenti e qualche incarognimento veloce.
Lo Young,
Il Mazzacane e qualche secca sberla.
Scorre che è un
piacere e non s’attorciglia mai nell’incomprensibile non
condivisibile.
Daje!
Voto: 7
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