Michael Vlatkovich 5 Winds ‘Five of us’


(pfMentum 2019)

Un disco suonato tutto d’un fiato, anzi cinque: il trombone del leader (e compositore) Michael Vlatkovich, le trombe di Lina Allemano e Nicole Rampersaud, i sassofoni (rispettivamente baritono e tenore) di David Mott e Peter Lutek. Tra ensemble da camera e gruppo d’improvvisazione, il quintetto organizza il materiale in modo contrappuntistico, alternando sezioni a “chiamata e risposta” e parti solistiche. Sicché spesso abbiamo uno strumento che racconta la sua storia e gli altri replicano con partecipata attenzione, oppure prende il via una conversazione corale.
Il brano introduttivo, Please Help Me I’m Blowing Bubbles, dopo un inizio onomatopeico procede mediante le combinazioni contrappuntistiche di trombone e sassofoni. Ma il lavoro artigianale di arrangiamento è evidente in particolare nella 5 Winds Suite. Tutto è ben sistemato e al posto giusto. Benché fasi di relativa calma ricorrano in tutte le 15 tracce dell’album, il gioco consiste spesso nel generare tensioni sonore, talvolta solo accennate, e comunque mai eccessivamente graffianti, ma in grado di tenere vivacemente desto l’ascolto. Le atmosfere che caratterizzano il lavoro, o comunque quelle musicalmente più convincenti, sono le dinamiche bluseggianti e swingheggianti che i cinque realizzano nella parte quinta della suite, dichiaratamente scanzonata e beffarda, nonché quelle più concitate di People in My Wallet, e quelle rispettivamente dai toni più stentorei (e con alcuni vaghi richiami “balcanici”) e sperimentali di What Question Did The Man With Seven Ears And Three Eyes Ask The Plastic Surgeon? e For The Protection of Yourself and Others You’ll Need to Wear Your Space Suit (titoli “wertmülleriani”, indeed). Un po’ troppo affettati, invece, risultano i toni languidi e malinconici che compaiono qua e là e dominano, ad esempio, in For you.

Voto: 8

Alessandro Bertinetto

pfMentum Records Home Page