Archivio Tag: Vittorio Lannutti

Princess Thailand ‘And we shine’

(À tant rever du roi/Luk 2020) “And we shine” è il secondo disco di questo gruppo francese, a due anni dall’esordio. I Princess Thailand si esprimono con un’intrigante miscela di post-punk, no wave e noise. Spesso robotici e schematici evocano in molte occasioni alcune ambientazioni dei primi Killing Joke e Bauhaus. Tuttavia, la voce femminile […]

Hermetic Delight ‘F.A. Cult’

(October tones 2020) Nati una decina di anni fa, i francesi Hermetic Delight pubblicano il loro primo album, dopo tre Ep e un numero imprecisato di concerti. Ispirati dalla prima new wave, quella che per intenderci flirtava molto con melodie e ambientazioni pop, in queste dieci tracce vengono fuori sonorità in parte vintage, che sanno […]

New Primals ‘Horse girl energy’

(Learning curve 2020) “Horse girl energy” è l’esordio dei New Primals, trio di Minneapolis che si esprime con un nu-metal-punk-noise-grunge vorticoso e che non fa sconti a nessuno. In mezz’ora il trio mette in fila dieci brani carichi all’inverosimile taglienti, aggressivi e tesi. La tensione, infatti, è il tema portante di questo lavoro, questa, infatti, […]

Mother Island ‘Motel rooms’

(Go Down 2020) “Mother Island” è il nuovo disco dei vicentini Mother Island, pubblicato quattro anni dopo l’ottimo “Wet Moon”, nel quale la band aveva riletto in modo intrigante l’indie rock psichedelico d’oltreoceano. Le dieci tracce in scaletta sono nate durante il tour che la band ha svolto nella west coast Usa, per cui “Motel […]

Byenow ‘Byenow’

(Out Stack/Footribe 2020) Andrea Dellapiana e Nicholas Remondino hanno dato vita al progetto Byenow e con questo lavoro omonimo esordiscono mettendo subito in chiaro che il loro sound è caratterizzato da un folk intimo e avvolgente. Il duo, rispettivamente batteria, percussioni, tastiera, cori e voce e chitarra acustica, ha fatto quasi tutto da solo tra […]

S.I.D. ‘Architects of Armageddon’

(Autoprodotto 2019) ‘Architects of Armageddon’, ultimo lavoro dei maceratesi S.I.D., è un concept album, nel quale il trio si è profondamente ispirato al libro “Burning Coscience: The case of the Hiroshima pilot Claude Eatherly” di Günther Anders. Il tema del libro, dunque anche del disco è quello delle conseguenze che le azioni militari, in un […]

The Used ‘Heartwork’

(Big Noise 2020) The Used portano avanti o rinnovano il nu-metal con questo loro ottavo album. Le istanze pop e soprattutto hip-hop utilizzate dalla band Usa danno freschezza al genere. In questo lavoro, nonostante l’irruenza delle sonorità, la maggior parte delle sedici canzoni in scaletta sono molto meditabonde e non mancano brani dalla connotazione politica. […]

Xabier Iriondo/Snare Drum Exorcism ‘Tierra Maree’

(Dio Drone/Dischi Bervisti/True Bypass/Wallace Records 2020) Due dei musicisti indie più innovaitivi e sperimentali del panorama italiano sono tornati a pubblicare un lavoro insieme. Si tratta di Xabier Iriondo (chitarrista e sperimentatore di vari progetti tra cui Afterhours, Todo Modo, Uncode Duello) e di Franz Valente (Il Teatro degli Orrori, One Dimensional Man), qua in […]

Tamikrest ‘Tamotaït’

(Glitterbeat/Goodfellas 2020) Il gruppo maliano pubblica il suo quinto album. Data l’instabile situazione politica nella terra d’origine del gruppo, questo può essere considerato un lavoro di resistenza. Lo stesso titolo del disco, ‘Tamotaït’, significa speranza per un cambiamento positivo. I Tamikrest con questo lavoro tendono maggiomente, rispetto al passato, ad emanciparsi dai rifierimenti del desert-blues […]

Willy Wonka Was Weird ‘022016032019’

((R)esisto 2019) Dietro il moniker Willy Wonka Was Weird si cela Paolo Modolo, che in passato ha militato negli Anarcotici ed è attualmente membro degli In My June. Questo lavoro, dal titolo decisamente originale, era stato inizialmente pensato per il figlio appena nato, ma poi, strada facendo, Modolo ha pensato di pubblicarlo. Ben fatto, perché […]