Archivio Autore: Gianni Zen

Stefano de Ponti & Nina Haab ‘Calce’

(KHS008 2016) L’opera si compone di una parte visiva, un book d’artista creato da Nina Haab, e di una parte musicale, autore Stefano de Ponti. La prima fa da illustrazione alla seconda, la seconda da colonna sonora alla prima. La materia che dà vita ad entrambe le parti è, come da programma, la calce – […]

Gianni Mimmo ‘Further Considerations’

(Tarzan Records 2015) Il disco per sax soprano solo induce l’ascoltatore a compiere ‘ulteriori considerazioni’. Ulteriori considerazioni scaturite dal rapporto quasi sereno tra musica e pittura (cioè la trasposizione del materiale da questa a quella), e dal rapporto apertamente conflittuale tra musica e silenzio. Gianni Mimmo suona il sax con eleganza apollinea; mi ricorda molto […]

Johann Merrich ‘A bigger splash into the Unknown’

(Electronicgirls 2016) Queste cinque situazioni musicali composte da Johann Merrich passano da rumori bianchi a vibrazioni lo-fi in maniera graduale eppure netta. Il disco è purtroppo troppo corto (18 minuti!) per restituire una fenomenologia complessiva dell’impegno compositivo dell’autrice veneziana, nota anche per le sue ricerche storiografiche sulla musica elettronica al femminile. Bello il video che […]

Törst ‘sensorium’

(Törst 2015) Sintetizzato quel tanto che basta, soprattutto nella parte vocale – oscurata e robotica come venisse da un bot –, ‘Sensorium’ dei Törst – duo formato da Adriano Elia e Paolo Marcellini – ci fa entrare in atmosfere cupe e tuttavia colorate: uno dei pezzi si intitola lucidi, ma le sfumature sembrano slabbrate. Una […]

Cabaret Contemporain ‘Moondog’

(Sub Rosa 2016) Tra tutti i personaggi singolari della musica del XX secolo, Moondog è sicuramente uno dei più caratteristici e dei meno noti. Forse è il caso estremo dell’arte outsider in campo musicale. Moondog era un artista di strada, suonava e costruiva i propri strumenti così come i propri vestiti ‘vichinghi’ nella 6th Avenue […]

Yves de Mey ‘Drawn with shadow pens’

(Spectrum Spools 2016) Mi ricordo di interminabili livelli in quei videogiochi tipo Wolf, Quake, Duke Nukem… avete presente i suoni che accompagnavano quei livelli? Ronzii di tensione elettrica, l’eco degli ambienti desolati, il rumore dell’oscurità e della claustrofobia. Ecco, l’album di Yves de Mey suona come se fosse la colonna sonoro di uno sparatutto. È […]

Fennesz ‘Mahler Remix’

(Touch 2016) Questo disco è un capolavoro. Il trattamento sonoro del materiale classico è da manuale. Christian Fennesz prende delle registrazioni di Sinfonie mahleriane (quali? È impossibile dirlo) e le stravolge, rendendole peraltro nuove suite in cui fuzz, suoni sintetizzati, interferenze e armonie eteree scolpiscono il suono del terzo millennio, in bilico tra colonne sonore, […]

Moon Ra & Nicola Corti ‘E.S.P.’

(Artetra 2015) Moon Ra e Nicola Corti ci fanno entrare in fase REM: suoni concreti e fantasie sonore si intersecano dando vita a un racconto musicale onirico. La scelta dei materiali acustici e sintetizzati è organica. Nell’ascolto ho avuto l’impressione di muovermi tra le tracce, ma di farlo secondo un ordine il cui senso mi […]

The Necks ‘Vertigo’

(Megacorp 2015) 44 minuti filati filati per i The Necks, gruppo australiano di improvvisazione (non troppo) radicale. Un drone percorre tutta l’unica traccia. Ma la musica si muove sotto e sopra: le atmosfere cupe, tese, crepuscolari pian piano si vanno rasserenando. La progressione, relativamente stabile, relativamente cangiante, coinvolge facilmente. Un gran bel disco, più “sperimentale” […]

Duke of York ‘HOX’

(Editions Mego 2015) Una voce suadente, tra Dave Gahan e Midge Ure, una base synth pop, tra Ultravox e Depeche Mode, una patina di elettronica aggiornata ai nuovi firmware di Logic o Ableton. Il disco si racconta semplicemente così: Edward Graham Lewis (il bassista degli Wire) e Andreas Karperyd, che si conoscevano avendo suonato in […]