Archivio Tag: Mats Gustafsson

The End ‘Allt Är Intet’

(RareNoise/Goodfellas 2020) ‘Allt Är Intet’ vuol dire ‘tutto è nulla’ ed è il secondo lavoro di questo quintetto svedese dedito al freejazz più innovativo e intrigante. La RareNoise ovviamente garantisce! Il gruppo di cui due quinti, Mats Gustafsson (il grande sassofonista e regista del progetto) e Sofia Jernberg, militano anche nei fantastici Fire! Orchestra, nel […]

Mats Gustafsson & Craig Taborn ‘Ljubljana’

(Clean Feed 2017) Mats Gustafsson (sax baritone) e Craig Taborn (piano) hanno suonato insieme solo in questa occasione, il festival jazz di Lubiana del 2015. Hanno dato vita a due lunghe improvvisazioni free (qui indicate come composizioni dei due musicisti): The Eyes Moving. Slowly; The Ears Facing The Fantasies. Again.. A suonare sono due grandi […]

Merzbow-Keiji Haino-Balazs Pandi ‘An untroublesome defencelessness’

ù La musica contemporanea va decostuita, frammentata, scomposta, per poi creare nuovi sounds, generi e tendenze. Non so se Merzbow, Keiji Haino e Balazs Pandi avessero questo intento nel momento in cui hanno pensato di comporre “An untroublesome defencelessness”, tuttavia, la sensazione/riflessione che suscita è questa. Il trio ha tutte le carte in regola per […]

Slobber Pup ‘Pole axe’

(Rare Noise 2015) Secondo lavoro per il supergruppo formato da Jamie Saft, Joe Morris, Balazs Pandi e Mats Gustafsson, che ha preso il posto del dimissionario Trevor Dunn. Se non l’avete capito si tratta del miglior avant-free-jazz in circolazione. “Pole axe” è costituito da tre brani. Il primo, Pole of combustible memory, sfiora la mezz’ora, […]