Archivio Tag: Discus Music

Martin Archer ‘Kelvin (Collect)’

(Discus 2018) Un Martin Archer molto elettronico e cool quello che ascoltiamo in quest’album. 15 tracce decisamente lounge, dubstep, con tonalità scure, a tratti cupe, e segnate da un voluto atteggiamento distaccato. A fare da protagonista è l’esibizione di anni di ricerca nella sperimentazione e nella manipolazione di campionature sonore e di macchine ritmiche. I […]

Rophonic ‘In With The Out Crowd’

(Discus Music 2018) Sin dai versi iniziali della prima traccia, Welcome Back to the Afterlife, che invitano ad “allacciare le cinture per il volo”, l’album ci invita a partecipare a un viaggio tra ballate liriche, esplorazioni nella musica celtica tradizionale e curati soundscapes. Peter Rophone suona le chitarre, il contrabbasso, l’harmonium, il flauto; inoltre scrive […]

Maja Bugge ‘No Exit’

(Discus Music 2018) Registrato dal bravo sound engineer Hervé Perez nel tunnel, ormai bicentenario e lungo più di 3 miglia, di Standedge, nel West Yorkshire, il disco presenta la performance solista della violoncellista norvegese, residente a Lancaster, Maja Bugge. Il suo strumento interagisce con l’inusuale ambiente, improvvisando linee melodiche sonore che generano un’atmosfera meditativa e […]

Laura Cole ‘Enough’

(Discus 2018) Di buona musica non ce n’è mai enough. Eppure lo stile impressionistico, misurato, espressivo di Laura Cole ci fa bastare qualche nota, ben pensata ed eseguita, di pianoforte. L’album è doppio, anzi duplice. Il primo disco presenta tredici composizioni della pianista britannica; il secondo ci offre le rivisitazioni per piano solo di 10 […]

Ron Caines, Martin Archer ‘Les Oiseaux de Matisse’

(Discus 2018) Il sassofonista Ron Caines, protagonista del rock-jazz progressivo e della psychedelia britannica anni ’70, e Martin Archer (sassofoni, clarinetto, elettronica) guidano un settetto di grande valore: con Laura Cole al piano, Gus Garside al contrabbasso, Johnny Hunter alla batteria, Graham Clark al violino e alla chitarra elettrica, e Hervé Perez, responsabile anche del […]

The Eclectic Maybe Band ‘The Blind Night Watchers’ Mysterious Landscape’

(Discus 2018) Senza dubbio l’eclettismo che regala il suo nome alla banda risiede nello stile che fonde il rock progressivo che fa da trait d’union generale e da ispirazione primigenia, il jazz elettrico di Miles che riecheggia in molte tracce, l’improvvisazione libera (all’origine della creatività del disco), un pizzico di psichedelia e anni ’70, richiami […]

Metamorphic ‘The Two Fridas’

(Discus 2018) Si tratta del terzo album dell’ottetto capitanato dalla pianista e compositrice Laura Cole. Gli altri musicisti coinvolti sono Chris Williams al sax contralto, John Martin ai sassofoni tenore e soprano, Ollie Dover al clarinetto basso, Seth Bennett al contrabbasso, Ruth Goller al basso elettrico e al contrabbasso, Johnny Hunter alla batteria e Kerry […]

Chris Meloche, Martin Archer, Gino Robair, Lyn Hodnett ‘The Sincerity of Light’

(Discus Music 2018) La collaborazione tra Chris Meloche (chitarra ed elettonica), Gino Robair (percussioni ed elettronica), Lyn Hodnett (voce) e il bulimico Martin Archer (sax, tastiere ed elettronica), congeniata e orchestrata da quest’ultimo (che davvero non si ferma mai!), porta a un risultato convincente e ricco di spunti creativi. Tappeti sonori ripetitivi generano un’atmosfera di […]

Martin Archer & Engine Room Favorites ‘Safety Signal From A Target Town’

(Discus 2018) Lanciato il primo gennaio 2018, l’album presenta il nuovo frizzante, ricchissimo e intenso lavoro di Martin Archer (sassofoni) e il suo nuovo gruppo, formato da Mick Beck (sax tenore, fagotto), Set Bennett (contrabbasso), Graham Clark (violino), Laura Cole (piano), Steve Dinsdale (percussioni), Peter Fairclough (batteria), Johny Hunter (batteria), Kim Macari (tromba), George Murray […]

Orfeo 5 ‘In The Green Castle’

(Discus music 2017) Sebbene il contenuto acustico del cd venga presentato come “improvised narrative landscape music”, le atmosfere sonore intessute da questo gruppo britannico (formatosi mediante l’alea di una lotteria nel 2002) non sono tappeti che restano sullo sfondo della nostra percezione. Ci immergono invece in uno spazio misterioso alla cui scoperta muoviamo con curiosità. […]