Archivio Tag: Boring Machines Records

The Star Pillow ‘Symphony For Intergalactic Brotherhood’

(Boring Machines 2018) Una serie di tracce impro, chitarra/effetti, registrate e mixate in casa. Tra chiaroscuri di corde in sollecitazione ambient-pastorale (My Dear Elohim), la serenità di una gelata invernale in silenzioso scioglimento (la cellula folk espansa di An Iinterstellar Handshake), particelle di materia in collisione amplificata (attriti e stridori), nella conclusiva e più imbronciata […]

Dream Weapon Ritual ‘The Uncanny Little Sparrows’

(Boring Machines 2017) I piccoli passeri inquietanti di titolo, copertina e (bel) libretto fotografico del nuovo lavoro del duo Simon Balestrazzi / Monica Serra, son piccoli pennuti in volo su sfondo cielo grigio e terra sbiancata/calcificata dal morso del calore. Dove l’osservazione desolata del circostante si dipana in un lungo tormento free-form (l’iniziale Bird Mother […]

Jochen Arbeit & Paolo Spaccamonti ‘CLN’

(Boring Machines-Escape from Today 2018) Il rigore della simmetria e la libertà della sperimentazione conducono le chitarre di Paolo Spaccamonti e di Jochen Arbeit in una quantità di luoghi niente affatto rassicuranti, in cui l’ordine si tramuta in oppressione spaesante mentre la distorsione e la manipolazione del suono dischiudono al contrario una possibilità di fuga. […]

Paul Beauchamp ‘Grey Mornings’

(Boring Machines 2017) Seconda uscita solista dopo il mirabile “Pondfire” del 2015 per lo sperimentatore americano in Piemonte, Paul Beauchamp. Nove suggestive panoramiche ambientali, intrise di umori post isolazionisti ed ascensioni da stretta al cuore folk minimale (l’incanto di Appalachian dulcimer che accende le estatiche Enclose ed Haze). Echeggianti traiettorie filiformi su infinito sfondo azzurro […]

Adriano Zanni ‘Falling Apart’

(Boring Machines 2017) Erano otto anni che Adriano Zanni non rilasciava nessun cenno di attività musicale, ci si accontentava di seguir le tracce delle sue immagini ed ogni tanto, andarsi a riascoltar qualcuno dei suoi album (sotto il moniker Punck). Ci è voluto un live milanese a celebrar i dieci anni di Boring Machines a […]

Cristian Naldi ‘Rurale’

(Boring Machines 2017) Il secondo lavoro solista del chitarrista Cristian Naldi (in Fulkanelli, Ronin, l’ensemble Byzantium Experimental Orchestra e Mise En Abyme), è più che spesso, un grumo emotivo lasciato a intorpidir nel chiaroscuro di una foresta baciata dalla brina. Improvvisazioni, composizioni originali e rilettura di classici (Arvo Part, Gabriel Fauré, Dmtri Shostakovich, Henryk Gorecki), […]

Divus ‘Divus’

(Boring Machines 2017) Quattro ambientazioni dalle forti tinte noir, quelle assemblate dal duo romano composto dal sax di Luca Mai (Zu / Mombu) e dall’elettronica di Luciano Lamanna. Azzurro fumo di sigarette inalate a fondo si alza in una notte rischiarata dai neon tremolanti. Dalle parti di “Blade Runner”, “Liquid Sky” e Carpenter assortito. Di […]

Everest Magma ‘Antique’

(Boring Machines 2015) Everest Magma è l’ultimo progetto, in ordine di tempo di Rella the Woodcutter, che ha già pubblicato diversi lavori con la Boring Machines. In questo ennesimo progetto conferma la sua attitudine sperimentale. L’approccio è jazzistico, ma la resa è cacofonica, e grazie ad essa si inscrive nell’alveo delle migliori performance sperimentali realizzate […]

Adamennon / Altaj ‘Turiya’

(Boring Machines 2015) Lisergia cosmico dronante, cupa e descrittiva. Un riuscito split album quello assemblato dalle due entità. Che nella prima parte (Adamennon), si presenta come frinire elettroacustico (l’iniziale Manvantara), procede evocando spettri dark (black) ambient nella tensione gotica di Niranyagharba (con insistenze alla Broadrick) per poi scivolar nel buio fra segnali Morse digital/astrali e […]

Satan is my brother ‘They made up climb up here’

(Boring Machines 2015) Terzo lavoro per il quartetto lombardo, che con questo lavoro accompagna l’ascoltatore in un percorso inquietante e pieno di sorprese. I cinque brani, rigorosamente strumentali, sono frutto di sperimentazioni che prendono spunto da un cinematic-jazz che si incontra con il post rock umbratile ed umorale, spesso in ritirata. I cinque brani sono […]