Wolf Eyes, Placenta, Tacet Tacet Tacet, live Circolo Dong, 19 aprile 2025

Nuova avventura del vostro Kathodik Man, ancora una volta al Circolo Dong, e ancora una volta un viaggio degno di devastare i miei “poveri” padiglioni acustici.
Questa volta si tratta del grandissimo gruppo dei Wolf Eyes, storica formazione noise di Detroit che capita dalle nostre parti ed è come dire, impossibile mancare.. Anche perché c’è una corposa apertura della serata affidata a due artisti molto interessanti:

Tacet Tacet Tacet, accasato presso Bloody Sound Fucktory, artista italiano residente in Olanda, dedito a sperimentazioni ed alambicchi vari al computer, che ha deliziato i primi convenuti con un solido approccio di campionamenti di field recordings, “grettizzati” elettronicamente e riassemblati con abile manipolazione, con “delicati” momenti ambient tra una trasformazione e l’altra. Unica pecca la conclusione del set, a mio parere leggermente affrettata e inconcludente, ma sicuramente un caso che ci può stare, per il resto ripeto artista interessante da tenere d’occhio.

Secondo set tocca a Placenta, nom de plume di Loris Cericola, artista poliedrico e sempre interessante nelle sue varie incarnazioni musicali. In questa serata ha presentato un set compatto, tra noise ed elettronica “maltrattata” che ha reso bene la sua filosofia, fatta di concreta ricerca senza, almeno per ora, fronzoli superflui.

Conclusione della serata agli headliner Wolf Eyes, attualmente in duo, band storica proveniente da Detroit, con un parterre di collaborazioni che spazia dalla musica contemporanea al jazz, vedi Anthony Braxton, all’avant rock, al punk, praticamente hanno usato e “abusato” del pentagramma.

Il loro set è stato brutale, massiccio, tra art punk e noise deragliante, con i due artisti Nate Young e John Olson che hanno “deliziosamente devastato” i padiglioni acustici del pubblico, creando architetture noise eleganti e spiazzanti, regalando un live incredibile e senza fronzoli. Finita la serata, come di rigore il ritorno a casa, questa volta “noisizzato” a dovere.