Fiesta Alba ‘Pyrotechnic babel’

(neontoaster multimedia dept., Bloody Sound 2025)

Dopo l’Ep omonimo pubblicato nel 2023, la misteriosa band da alle stampe il suo primo full length.
Si tratta nella sostanza di una patchanka di sonorità molto differenti tra loro, ma ottimamente calibrate. ‘Pyrotechnic babel, infatti, è un’esplosione di contaminazioni, lingue e visioni. A questo lavoro, infatti, hanno collaborato cantanti e rapper dal Giappone, dalla Mitteleuropa, dall’Africa e dall’Italia.
La particolarità, eccitante, di questo lavoro è il fatto che il gruppo ha dimostrato che si può andare oltre il percorso intrapreso dai Battles e dagli Algiers. Se dal gruppo Usa i Fiesta Alba hanno preso spunto per il math-rock contaminato con l’elettronica, dalla band inglese sembra si siano ispirati per la contaminazione di matrice clashiana rielaborata ed attualizzata.
I dieci brani in scaletta, infatti, sono ognuno un crogiuolo di sonorità, di contaminazioni e cambi di registro stilistico, per questo tutti molto eccitanti ed intriganti, dato che suscitano nell’ascoltatore curiosità e voglia di capire che cosa la band si è inventata nel passaggio successivo o se ha preferito dare una base reggae, jazz o prog a un brano hip-hop, oppure come le evoluzioni math riescono ad intrecciarsi ad un cantato quasi raggamuffin e rabbioso.
Insomma si tratta di un lavoro ricco e che arricchisce, ma soprattutto che soddisfa l’esigenza di scoprire nuovi mondi sonori e di come questi possono intrecciarsi e convivere dando piacere alle orecchie e al cuore.

Voto: 8/10

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