(Discus 2020) Il trio britannico formato da Nick Robinson (chitarre, tastiera, elettronica), Martin Archer (legni, tastiere, basso elettrico, elettronica) e Steve Dinsdale (batteria, tastiere, elettronica) esce con questo interessante breve disco – due brani/suites da circa 7 minuti l’uno – che propone un impro-progressive rock strumentale in stile Sheffield. Ricco di atmosfere psycho-lounge, suoni allettanti […]
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(Discus 2020) Emergendo dal magma di uno stridore faticoso e incoativo (Obsidian (Overture)) la musica dell’orchestra capitanata dal fondatore e factotum della Discus Martin Archer propone una suite progressive complessa, basata su una pulsazione rilassata, estesa, articolata che si ispessisce per strati cumulativi, aprendosi a tratti in distese melodiche e offrendo diversi episodi dal sapore […]
(Discus Music 2020) Un caso tipico di disco parlato. Una voce monotona, anzi monotóna, quasi meccanica, e metallica, senz’altro tetra e impietosa, ossessiva, arcana e assolutamente distopica narra. Narra e recita su basi musicali nebulose, anch’esse statiche. Il tutto mi ricorda un po’ i film di fantascienza anni ’70, quelli in cui il 2020 […]
(Discus Music 2020) Lasciamo stare il titolo “trascrittoma”: il termine che indica il catalogo di geni espressi in una singola cellula. Quello che conta è il sound dell’album. Inquieto e inquietante, sinistro, a volte torbido ed eppure pulsante, ambient e sciamanico. A tratti insistente elettro-acustic sound. A tratti techno (una techno rivisitata, re-enacted, ritmicamente smontata […]
(Discus Music 2020) La versione del rock progressivo proposta da questo album è in linea con lo stile della Discus e, in particolare, con quello della sua anima: Martin Archer. Archer suona qui i fiati e il basso synt e a completare il trio figurano Nick Robinson alle chitarre e Steve Dinsdale alle percussioni. Tutti […]
(Discus Music 2020) Nato in occasione del festival jazz di Manchester del 2014, il gruppo di 11 elementi capitanato dai fratelli Johnny Hunter (batteria) e Anton Hunter (chitarra) raccoglie musicisti di gran classe, provenienti in gran parte dalla scuderia di Martin Archer: oltre ai due citati fratelli figurano Sam Andreae e Oliver Dover al sax […]
(Discus Music 2020) ‘Les Oiseaux de Matisse’, album del 2019, mi aveva convinto moltissimo. Qui la band è quasi la stessa. Oltre ai due leader Ron Caines (sassofoni e composizioni) e Martin Archer (clarinetto basso, organo, elettronica, sezione di corni) il settetto è completato da Laura Cole al piano, Gus Garside al contrabbasso, Johnny Hunter […]
(Discus Music 2019) Di nuovo un progetto creativo di Martin Archer. In questo doppio cd, sono attivi prima un settetto (CD A) e poi un’orchestra di fiati (CD B), che suonano la “stessa” musica, gli stessi brani. E così possiamo avere due versioni in un colpo solo: una gran bella trovata, ambiziosa e vincente. Lo […]
(Discus Music 2019) Come già scrissi qualche mese fa, “l’etichetta di Martin Archer Discus Music promuove la diffusione delle nuove proposte nell’ambito della musica creativa votata all’improvvisazione e alla ricerca creativa”. Lo conferma anche l’album di questo quartetto. Un buon disco, che esordisce con un dialogo fitto e intenso tra il contrabbasso di Andy Champion […]
(Discus Music 2019) Pianista difficilmente catalogabile (jazz? minimalismo? avanguardia? musica classica moderna? Libera improvvisazione? forse un buon mix di tutto ciò), Keith Tippett è uno dei fedelissimi della scuderia Discus Music capitanata da Martin Archer. In questo album ripercorre le orme di un altro più famoso Keith (che di cognome fa Jarrett The Muted Melody […]