Luigi Pizzaleo ‘Walter Branchi. Dal Segno alla Circostanza’

Il ricercatore Luigi Pizzaleo pubblica questo interessante libro con cui introduce il lettore alla storia e all’opera del compositore di musica contemporanea Walter Branchi. Il volume si compone di più parti sviluppate nel corso di alcuni anni e inizia con una lunga intervista in cui Branchi ripercorre la sua storia musicale: fondatore insieme a Giudo Guiducci negli anni ‘60 del Novecento di uno dei primi studi di musica elettronica italiana, lo Studio di Fonologia di Roma poi denominato Studio R7 con l’arrivo di Franco Evangelisti, Domenico Guaccero, Paolo Ketoff, Egisto Macchi, Gino Marinuzzi; attivo fino al 1975 nello storico ensemble del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza insieme a Franco Evangelisti, Ivan Vandor, Frederic Rzewski e altri; docente di musica elettronica al Conservatorio di Pesaro e autore di un importante testo ‘Tecnologia della musica elettronica’ tra i primi testi improntati alla didattica della musica elettronica; esperto conoscitore delle piante di Rosa, compositore interessato ad una comprensione profonda del suono in tutte le sue manifestazioni.
Attraverso il dialogo con Luigi Pizzaleo, Branchi esterna la sua estetica sonora come “comporre nel suono. E’ quello che io oggi faccio. Il suono che viene così composto è già la composizione, non un suono da mettere insieme ad altri suoni. Se nel comporre con i suoni i mattoni corrispondono a degli atomi, nel comporre nel suono si lavora ad un livello subatomico. Perciò il suono risultante è già la composizione. Tutto questo deriva dalla volontà di capire il suono e conoscerlo a fondo”.
Per farci “toccare con le note” il pensiero del compositore, Pizzaleo, nel prosieguo del volume, attraverso lo studio di brani come Thin e Intero – Modi di relazione di un sistema sonoro, analizza approfonditamente i concetti chiave della sua produzione, come quello di sistema sonoro, esplicitando un modo altro di rapportarci con il suono, nell’ascolto che, riprendendo questa volta le parole di Luigi Pizzaleo, “è, secondo Walter Branchi, anzitutto la capacità da parte dell’ascoltatore di liberarsi dal peso di secoli di audizione orientata, palco-centrica, in cui l’ascolto stesso non può svincolarsi da una certa ritualità che marginalizza l’ascoltatore a vantaggio dell’interprete”.
Porta aperta quindi su nuovi modi di pensare, nuovi modi di ascoltare.

Luigi Pizzaleo, Walter Branchi. Dal Segno alla Circostanza, Roma, La Bussola Edizioni, 2022

Lascia un commento