Roberto Fega ‘Playing The Folk’

(Setola Di Maiale 2024)

Che il presente e buona fetta di probabile futuro, di apertura e accoglienza un bel niente par ne voglian sapere, mi pare fatto assodato.
Fega (ci) ricorda, che il mondo possiede infinite voci, ed ognuna, parla e canta come incanto, e questo è un regalo, che aiuta (aiuterebbe), a comprender un niente in più, prima di tornar ad esser polvere sfaccendata.
E se ben lo vai a sentire, quel canto + o -, sempre di sudore e fatica è intriso, da ovunque esso provenga.
“Playing The Folk”, ricorda tutto questo, ci aggiunge quel che vi è da aggiunger, fra strumenti e voci di pertinenza (Valerio Mileto, Federico Pascucci, Juliana Azevedo, Massimiliano Felice, Mubin Dunen, Selen Capaci), il tutto rimestato avant/elettronicamente, come un Cuba Libre di quelli carichi a morire.
C’è gioia ed un pizzico di tragedia sotto ogni cenere ardente (massaggiatevi le orecchie con, Saltarello e Wind).
Amore, cura, rispetto, poi, immaginar un’oltre questo tempo.
Atto a suo modo politico, luce contro tenebra.

Voto: 8/10

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