(We Were Never Being Boring 2024)
Carino l’esordio solista della di base a Bologna Francesca Bono, “Crumpled Canvas”: carino, dicevamo, e mutevole. Magna pars del progetto Ofeliadorme, sodale dei massimi volumi Vittoria Burattini (qualche tempo fa ci fece un album insieme) e Egle Sommacal – collaborano al disco, e si sente, per esempio in Black Horse, facendo lievitare non poco le azioni dell’album – la Bono pare maneggiare (sufficientemente) bene la materia “cantautoral-alternativa” negli otto brani complessivi. Importante è anche l’apporto di Mick Harvey, pluriennale sodale di Nick Cave.
L’iniziale Velvet Flickering Heart tratteggia spazi enigmatici, con la voce della cantante non in primo piano (altrove, Bologna S Bliss and Conversation, si ode di più); una qualche somiglianza la si trova magari con Kazu dei Blonde Redhead, non solo a livello vocale (Bitten Tongue). In generale, sostenevamo, abbastanza assennata (la finale Fracture).
Voto: 6,5/10