Derek Bermel ‘Intonations. Music for Clarinet and Strings’

(Naxos 2022)

Il compositore e clarinettista americano Derek Bermel (classe 1967) è un maestro indiscusso della contaminazione musicale: in quasi ogni suo lavoro mondi musicali diversi collidono, si mescolano, vengono trasformati in qualcosa di nuovo, pur senza perdere il contatto con la loro identità più profonda. Questa nuova uscita discografica per la Naxos – che segue di tre anni l’eccellente ‘Migrations’ pubblicato dalla stessa etichetta nel 2019 – non fa eccezione. Anche qui, il linguaggio colto contemporaneo di cui il Nostro si serve trae linfa da materiali provenienti da jazz, blues, progressive rock, folk bulgaro, choro brasiliano, e quant’altro. Ma ciò che più mi ha colpito in queste opere cameristiche di Bermel è la dialettica tra caos e ordine che l’autore riesce a inscenare musicalmente. Penso in particolare a Intonations (brano del 2016 per quartetto d’archi), e a Ritornello (2011; quartetto d’archi e chitarra elettrica): alcuni passaggi degli archi sembrano uscire dalla penna dei più scorbutici avanguardisti, lambiscono i confini del free (jazz, ma non solo), squassano i timpani con i loro feroci glissando. Eppure, non si riducono all’esibizione di mero – seppur affascinante, e a tratti spettacolare – virtuosismo sonoro: dalle cacofonie graffianti emergono motivi accattivanti; convulsi passaggi polifonici si sciolgono in ritmi di danza; cromatismi e dissonanze lasciano il campo a luminosi squarci armonici. Talvolta può succedere che sia l’ordine a precedere il caos, e infine risolversi in esso: non ci sono formule precostituite, Bermel costruisce ogni volta una trama diversa, con una padronanza di scrittura e una freschezza inventiva davvero stupefacenti. Come stupefacente è l’interpretazione del Jack Quartet, senza dimenticare il contributo del chitarrista Wiek Hijmams e dello stesso Bermel (presente sia come solista nei Thracian Sketches, che a fianco del Jack Quartet nel conclusivo, funambolico A Short History of the Universe): tutti davvero sensazionali nel padroneggiare la varietà di stilemi, tecniche, intonazioni, e registri espressivi, che la scrittura di Bermel mette in campo.

Voto: 8/10

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