(Ribéss Records/L’Amor Mio Non Muore/Meravéja 2025)
Oramai (molte) vite fa – correva l’anno di grazia 2006, l’album era “Vedo Beat” – le strade di Kathodik e di Francobeat si incontrarono. La sua musica – genericamente e grossolanamente, in sintesi estrema, un “art-rock” tra Afterhours e Bluvertigo, abbastanza vario in verità – è passata poi sotto diversi ponti (e denominazioni differenti, riprendendo nel caso il verace cognome Naddei, e collaborazioni variegate); in questo 2025 lo (ri)troviamo per la quarta volta come Francobeat, dopo un decennio, con l’ultimo “Amour Automatique”.
Fin dall’iniziale “title-track”, con un’evocativa voce francese, si ammicca e la successiva Bocche esplicita il connubio tra elettronica abbastanza aggiornata e arrangiamenti raffinati e un poco “dandy” (il verso “sono qui con te” ripetuto a mo’ di mantra sotterraneo). Se rinasco è ipnotica, con l’azzimato clarinetto e le percussioni imperanti; La notte e Amore Geometrico cavalcano gli onnipresenti fiati. Oro di uno è un poco diversa, con quel carillon sintetico (ma i sassofoni, sempre suonati dall’ottimo sodale Gianni Perinelli, ritornano alla fine). Ballata siderale è armoniosa e un poco aliena, e ancora Perinelli in grande spolvero; Amami male e La lingua vatte sono maggiormente didascaliche, ma con stile (soprattutto la seconda). Non sono romantico chiude il tutto, sublimando un mood decadente che riguarda un poco l’intero album.
Pacato, ma non pacificato.
Voto: 6,5/10