Vijay Iyer ‘Compassion’

(ECM Records 2024)

Descritto dal New York Times come: “coscienza sociale, collaboratore multimediale, costruttore di sistemi, rapsodista, pensatore storico ed evasione multiculturale”, il compositore-pianista Vijay Iyer è tra i più straordinari artisti e creatori di musica della sua generazione”. Iyer ha ricevuto nel 2013 il MacArthur Fellowship, il Doris Duke Performing Artist Award, l’ United States Artists Fellowship, una nomination al Grammy e l’ Alpert Award in the Arts, votato inoltre miglior artista Jazz dell’anno nella Down Beat magazine international critics’ polls nel 2012, 2015, 2016 e 2018. Insegna nella cattedra del dipartimento di musica dell’Harvard University. Desta impressione anche il suo curriculum di collaborazioni con grandissimi artisti jazz contemporanei. Siamo indubbiamente di fronte ad un grandissimo artista eclettico e proteiforme. Col suo trio, composto da Vijay Iyer al piano, Linda May Han Oh al contrabbasso e Tyshawn Sorey alla batteria, incide il suo nuovo album ‘Compassion’ per la ECM records. Quest’ultimo lavoro è davvero stupendo, un viaggio eclettico nella musica jazz contemporanea, fatto di improvvisazioni geniali ed interessanti nonché di melodie altrettanto accattivanti. Uno stile davvero originalissimo e molto personale. Basta ascoltare brani come Overjoyed (un omaggio a Steve Wonder e Chick Corea), Maelstrom, Tempest, Ghostrumental, Panegyric o la stessa Compassion che apre l’album, per rendersi conto della qualità creativa e inventiva del pianista americano nativo di Albany nello stato di New York. Le melodie si presentano quasi frammentate, ma se le riuniamo negli incastri con i movimenti delle linee melodiche degli altri strumenti, riusciamo ad intravedere una forma organica definita, composta da frasi musicali che si sovrappongono e si completano. Una concezione musicale altamente complessa ed originale. Un disco che necessita di un ascolto attento e profondo; ci si immerge in un universo sonoro in continuo mutamento, che si rivela pian piano all’ascoltatore. Una musica di grande fascino.

Voto: 9/10

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