
(Dodicilune Dischi 2025)
Abbey Lincoln è una di quelle cantanti un poco sottovalutate nella storia del jazz, ma basta ascoltarla, specialmente in quel capolavoro che è Freedom Now Suite inciso insieme a Max Roach, per rendersi conto della forza umana, della rabbia, di tutto quello che sono stati gli anni ´60 per il movimento afroamericano.
Ora la cantante pugliese Lisa Manosperti mette una band esperta insieme e dà uno sguardo al repertorio della Lincoln, traendone fuori delle gemme e rendendole ancora più belle.
La band è costituita da Roberto Ottaviano al sax soprano e tenore, Umberto Petrin al pianoforte, Silvia Bolognesi al contrabbasso e Cristiano Calcagnile alla batteria.
C’era molta passione nelle registrazioni di Abbey Lincoln, e c’è ancora in questa musica e nella voce della Manosperti, immersasi nell’universo sonoro afroamericano traendone fuori l’essenza, senza manierismi.
Sono tutti focalizzati sul progetto con assoli di alto livello espressivo, compatti, alla fine ne spunta un piccolo gioiello sonoro, un made in Italy che volentieri ascolteremmo in giro per i festival estivi.
Voto 9/10
