(42 Records 2025)
La band romana dei Neoprimitivi esordisce con questo interessante album che si muove tra psichedelia anni Settanta, dance, e mirabilia del pentagramma assortite. La partenza è affidata al il primo brano Sul Globo d’Argento, di lunghezza inusitata, circa 21 minuti, dove la band alterna cavalcate cosmiche, i primi che mi sono venuti in mente, gli Endless Boogie, a momenti funk, a diramazioni exotiche da colonna sonora di b-movie. Il secondo brano Artificiali diverte e richiama in maniera pregnante la dance elettronica dei Primal Scream di ‘Screamadelica’, mentre il terzo brano La Teiera Nera, quasi una kinghiana citazione, si proietta nella psichedelia “occulta” e sconosciuta dell’Italia più oscura, alternando nel brano cavalcate a pentagramma sciolto a momenti rilassati e meditativi. Chiusura con il brano Naturlich, sorta di ambient registrato in un pianeta disperso nello spazio.
Il disco funziona, la band è presente. Esordio promosso.
Voto: 8/10