Miguel Chuaqui ‘Confabulario’


(Ravello Records 2016)

L’album presenta alcuni pregevoli lavori del compositore cileno-statunitense Miguel Chuaqui, tutti piuttosto recenti. Se il primo, che dà il titolo all’intero disco, colpisce per l’abilità con cui viene dipinto in suoni lo svolgimento vario e dinamico di un particolare tipo di conversazione, in cui diversi individui (oboe, flauto, clarinetto, corno francese e fagotto) confabulano, architettando animatamente, ma al riparo da occhi indiscreti, chissà quale piano, la caratteristica così come il pregio del terzo e del quarto brano (Saturniana; Trance) è il loro basarsi su diversi tipi di interazione: per un verso, il rapporto tra uno strumento acustico (il trombone prima, il violoncello poi) e i suoni elettronici generati trasformando i suoni acustici, nel primo caso mediante un programma ricorsivo; per altro verso, l’intreccio di composizione e improvvisazione, programmazione e aleatorietà (nel secondo caso riecheggiando il raga indiano). L’ultimo brano (Blues en el corazón) è una composizione per pianoforte che si articola in tre movimenti (Blues Claro, Blues Ronco(Blues Mágico), in cui la tradizione del blues viene assimilata, decostruita e restituita in chiave contemporanea. Anche grazie alla notevole qualità degli interpreti, quella qui proposta è grande musica contemporanea.

Voto: 10

Alessandro Bertinetto

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