Eric Dolphy è stato un musicista sopraffino, un artista incredibile che ha attraversato in poco più di cinque anni il firmamento musicale degli anni ‘60, divenendo in quella manciata di anni una delle personalità di spicco della scena jazzistica mondiale ed entrando di diritto nella storia della musica.
La wolke verlag, casa editrice tedesca che seguo assiduamente e di cui ho potuto raccontare la storia attraverso le parole dei suoi protagonisti (qui), pubblica l’edizione inglese della biografia in francese dello studioso Guillaume Belhomme; appena avutane notizia ho ritenuto necessario presentarla su questi lidi.
Belhomme scrive una sintetica e documentata biografia di Eric Dolphy, non tralascia nulla, descrivendone la parabola discografica attraverso le registrazioni come leader riconosciuto, basti citare il fondamentale ‘Out To Lunch’, e le storiche esibizioni e registrazioni con, ne cito due come esempio, la Mingus Big Band e il quintetto con John Coltrane, momenti della storia della musica in cui Belhomme mostra come Eric Dolphy dia il massimo insieme agli altri musicisti riuscendo a creare un’intesa che porta ad un eccellente risultato, tale da valorizzare la sinergia tra questi giganti della musica e dell’arte discografica fino alla creazione di capolavori senza tempo. Ben venga quindi prima la lettura di questo testo importante, poi l’ascolto “matto e disperatissimo” dei dischi di e con Eric Dolpy.
Guillaume Belhomme, Eric Dolphy Biographical sketches, Kohln, wolke verlag books on music, 2024
