Archivio Autore: Mauro Pettinari

Johnny Cash ‘American IV: The Man Comes Around’

Quarto capitolo del fortunato sodalizio con Rick Rubin iniziato con “American Recordings” nel 1994 e proseguito con “Unchained” (‘96) e “American III: Solitari Man” (’00). Grande merito del produttore è stato quello di dare nuovi stimoli e veste sonora al famigerato “Man in black”; un suono scarno e minimale, chitarre acustiche, piano e raramente la […]

The Black Heart Procession ‘Amore del Tropico’

(Touch And Go 2002) Si stentava a credere che dall’assolata e calda San Diego provenisse una band tanto sghemba, malata e cupa dal nome altrettanto altisonante (La processione del cuore nero). Tre album “malsani”, ipnotici, dove il piano lamentoso e la stralunata voce di Pall Jenkins (ex Three Mile Pilot), creavano un indefinibile stato di […]

Giant Sand/Howe Gelb-Arizona Dream

Breve monografia della leggendaria band di Tucson.   Parlare dei Giant Sand, o ancora peggio tentare di farne una mini-biografia musicale, è impresa a dir poco “improbabile”: Giant Sand, progetti paralleli, collaborazioni varie, Calexico, OP8…….., il rischio e di perdersi strada facendo. Ci proverò senza pretendere la completezza assoluta, tentando di dare una panoramica generale del […]

Chris Isaak ‘Always Got Tonight’

(Reprise 2002) Ci sono personaggi camaleontici, nel look e nelle musica, che fanno del cambiamento la loro primaria certezza. Altri rimangono perennemente “se stessi”, immediatamente riconoscibili ad uno sguardo o in pochi secondi di musica. Chris Isaak appartiene indiscutibilmente alla seconda categoria. Ciuffo fifties, viso da adolescente nonostante i quaranta inoltrati, gli anni che passano […]

The Meligrove Band ‘Let It Grow’

(Endearing Records 2002) Secondo album per la giovane band di Toronto (il debutto con “Stars and Guitars” è del 2000), distribuito dall’indipendente canadese Endearing Records. La caratteristica principale della band è il palese amore per gli anni sessanta, amore mai celato all’interno delle undici tracce che compongono questo lavoro. L’intro garage di Monkey Mask, lascia […]

Tom Petty ‘The Last DJ’

(Warner Bros. records 2002) L’ ultimo DJ e uno degli ultimi “rockers”. Sulla strada ormai da venticinque anni (l’esordio è del 1976), Tom Petty continua a sfornare dischi con estrema regolarità, sintomo di una vena creativa lungi dall’essere sull’orlo dell’esaurimento. Una carriera costellata da molti lavori, alcuni grandi, altri normali; l’ultimo sforzo “Echo”(1999), segnava uno […]

Steve Earle ‘Jerusalem’

Sono passati ormai quasi venti anni dagli esordi del texano Steve Earle, trapiantato a Nashville giovanissimo in cerca di fortuna come songwriter (autore di canzoni interpretate da altri artisti). A metà anni settanta sembrava che la fortuna iniziasse a girare nel verso giusto: Elvis Presley voleva incidere un suo brano, ma per vari motivi ciò […]

The Blasters ‘Hard Line’

Dopo il folgorante esordio di “American music” (1980), con “Hard line” (1985) la band di Los Angeles raggiunge la piena maturità artistica. Se i primi due dischi erano in puro rock’n’roll style, di chiara derivazione fifties, con “Hard line” ci troviamo di fronte ad un lavoro vario e dalle molteplici sfumature. Per questo parziale cambio […]

Counting Crows ‘Hard Candy’

Quarto lavoro in studio per la band di L.A. (quinto complessivo comprendendo il live “Across a Wire-Live in New York). Dopo l’enorme successo del debutto, “August and everything after” (1993), il lavoro più riuscito e di maggior successo commerciale, il leader Adam Duritz si è scontrato con i problemi legati alla notorietà, al passaggio dall’essere […]

Sixteen Horsepower ‘Folklore’

A breve distanza dal progetto solista a nome Woven Hand, David Eugene Edwards ritorna con i 16 Horsepower, confermando come quest’ultimi dipendano dagli umori e dalle stranezze del leader. I 16 Horsepower avevano lasciato i fan con un live, “Horse”, in cui confluiva tutto lo spettro musicale della band, dalle cavalcate a ritmi sostenuti, frammenti […]