Chris Isaak ‘Always Got Tonight’

(Reprise 2002)

Ci sono personaggi camaleontici, nel look e nelle musica, che fanno del cambiamento la loro primaria certezza. Altri rimangono perennemente “se stessi”, immediatamente riconoscibili ad uno sguardo o in pochi secondi di musica. Chris Isaak appartiene indiscutibilmente alla seconda categoria. Ciuffo fifties, viso da adolescente nonostante i quaranta inoltrati, gli anni che passano non sembrano riguardarlo, così come la sua musica, che affonda le sua radici nell’immortale ballata di matrice anni cinquanta, molto vicino (musicalmente parlando) ad un personaggio come Roy Orbison, (molti sono i loro punti in comune), più che a un Elvis.
Isaak divenne famoso nella fine degli anni ottanta grazie ad un brano, Wicked Game, inserito da David Lynch nel film Wild At Heart, brano che rappresenta alla perfezione l’inconfondibile stile del californiano di Stockton: chitarra languida immediatamente riconoscibile, atmosfera romantica ma noir allo stesso tempo, voce profonda che spesso sale in falsetto, il tutto condito da una melodia coinvolgente. A tratti la sua musica accelera in qualche rock and roll, ma la ballata resta il suo campo d’azione principale.
La sua discografia è ormai, dopo oltre quindici anni di carriera, cosparsa di numerosi lavori, tutti buoni, qualcuno sopra la media. Vorrei ricordare in particolare “Baja Session” (1996), alcune cover (tra tutte la stupenda Only the Lonely di Roy Orbison), e suoi vecchi brani riproposti in chiave fondamentalmente acustica. Un grande lavoro.
“Always Got Tonight”, composto quasi totalmente alle Hawaii nella solitudine di un albergo deserto, continua il discorso dei precedenti lavori con una manciata di buone canzoni tra le quali alcune decisamente sopra la media.
In particolare l’iniziale One Day dal passo veloce e dalla melodia che cattura immediatamente, Let Me Down Easy è dolce e suadente, con classico ritornello in falsetto, così come Cool Love. In Life Will Go On, ritroviamo il caratteristico suono di chitarra è un’atmosfera “lynchiana”, di cui dicevamo sopra.
Una citazione a parte per Notice The Ring, un’episodio particolare e nuovo per Chris Isaak; compaiono delle basi elettroniche, in un brano ritmato, coinvolgente, con voce filtrata e i flauti che l’accompagnano. Canzone riuscitissima, che apre nuove strade alla sua musica.
Ancora un buon disco da un personaggio di cui abbiamo bisogno, che scrive canzoni fuori dal tempo e al di sopra delle mode.
I sogni non hanno età…….

Voto: 7

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