Archivio Autore: Marco Carcasi

Slowfoam e Neilll ‘Kindly’

(Lillerne Tapes 2022) In questo bel nastro, giocosi sgocciolii melodici, parecchio circostante che entra come field recordings, qualche spippolante ingrippamento digitale, acusticherie sparse/sperse e gentili masticamenti ambient come da prassi. Madelyn Byrd (Slowfoam) e Tim Bomberg (Neilll), se la viaggian tranquilli e svagati dove il baccano non s’incontra e la luce non ferisce gli occhi. […]

Christina Vantzou ‘No.5’

(Kranky Records 2022) Il quinto album su Kranky per l’artista belga Christina Vantzou, coordina ed organizza una piccola orchestra di una dozzina elementi, che invece di crear massa, corron beati verso una forma di riduzionismo classico/ambient. La Vatzou, armeggiando fra synths, elettronica e field recordings, taglia via tutto il superfluo, concentrandosi su liquide bolle strumentali […]

Hiroshi Ebina ‘In Science And The Human Heart’

(Kitchen. Label 2022) Composto durante uno dei periodi di isolamento da Covid, “In Science And The Human Heart” del giapponese Hiroshi Ebina, è musicassetta andata da tempo nelle sue 100 copie, ma non trascurate il digitale in quanto, questa opera, con il suo minimalissimo incedere ambient, riesce ad accender più di qualche bagliore di interiore […]

Sinemis ‘Dua’

(Injazero 2022) Debut album per il progetto solista della producer elettronica turca (fondatrice della label Injazero), Sine Buyuka. Sette tracks ambientali, cinematografiche e avvolgenti. Dove la tradizione (il flauto ney con i suoi rimandi alle cerimonie dei dervisci roteanti), incontra traslucenti masse elettroniche in placido movimento. Senza peso ne tempo, una malinconica estasi consapevole con […]

Loom & Thread ‘Island Grammar’

(Macro 2022) Batteria, contrabbasso e piano. Quasi la perfezione strumentale per un    certo tipo di pratica impro, in questo caso, aggiungeremmo un post-bop, è questione chiusa sarebbe. Non fosse che, gli autocampionamenti in corsa, con rilascio preparato/immediato del pianista Tom Schneider, generano in corde e bacchette una risposta istantanea all’originale ed al suo doppio. […]

Pleasure ‘Chop Wood, Carry Water’

(Disasters By Choice / Grupo 2022) Da Sydney il trio dei Pleasure (Adam Connelly / Jonathan Boulet / Hugh Deacon), ad armeggiar tra synths acidognoli, effetti, linee di basso e ritmiche circolari in disgregazione. Sette tracce figlie di tempistiche diverse, spesso generate da lunghe sessions o soluzioni inattese, documentate e poi finite in dispensa in […]

Ekkoflok ‘Mosaik’

(Clang / Stargazing At Blank Skies 2022) Nell’opera del danese Ekkoflok, si trovano macchinari e software fatti in casa, strumentazione acustica preparata, fasi impro e parecchio armeggiar post (“Mosaik”, contiene materiali raccolti fra il 2016 e il 2022). Dronanti sospensioni di raschiante metallo, ingranaggi in ticchettio, movimentazioni materiche e field recordings, un tot di effettistica […]

All That We See Or Seem ‘All That We See Or Seem’

(Miasmah 2022) Un verso di Poe a suggerir la sigla del progetto, un verso di Poe a dar titolo al secondo brano di quest’album (il primo, ispirato da un poema di fine ottocento dello scrittore finlandese Eino Leino). Due lunghe composizioni (circa sui trenta minuti l’una), dove il trio composto da Gruth (concept/elettronica/produzione), Ellen Southern […]

Diane Barbé ‘A Conference Of Critters’

(Form Of Minutiae 2022) Da Berlino, un nastro di quelli da intercettare rapidamente. Raccolta di suoni, ascoltati e registrati fra Aprile e Maggio del 2021, durante la residenza artistica “Enclosed Garden”, a cura del network Heroines Wave, nella provincia di Nakhon Chai Si e nel Parco Nazionale di Khao Sok in Thailandia. Panoramiche fradice di […]

Zepizentrum ‘Supernona’

(Kuhzunft 2022) Altra opera, ideata e creata durante un periodo di blocco causa Covid. A questo giro, è il tedesco Zepizentrum (Achim Zepezauer, anche nella alternative big band The Dorf) che impasta via: voci bimbe, fagottate e flautate su basi hip hop in terapia, un paio di traduzioni in tedesco di Sun Ra e una […]