Brigan ‘Luna, cera & vino’

(Liburia Records World 2025)

Il progetto Brigan è attivo fin dal 2009 e da allora ha avuto l’ambizione di portare avanti, in varie situazioni, una personale visione di “suoni dal territorio” campano, tra complessa strumentazione etnica, elementi elettronici (sentire per esempio nell’ultimo album la strumentale Vatte ‘o cannule, con Efrèn Lopez Sanz) e aperture varie ai “mondi di fuori”. Questo “Luna, cera & vino” rappresenta il punto nodale (e finale?) di questo viaggio, al contempo oscuro e illuminante. Si me perdo è una dichiarazione di intenti, terrosa e umida a partire dalla voce del “leader” Francesco Di Cristofaro (anche ai flauti e alle fisarmoniche) e col “featuring” del clarinettista greco Nikos Angousis; Ramo Verde è suggestiva e vivificante nella sua iteratività; Agata addirittura “fa sentire” l’Autotune in primo piano. L’altro perno dei Brigan è il chitarrista e tastierista Andrea Laudante (il terzo, lo spagnolo polipercussionista Ramon Rodriguez Gomez, si è aggiunto per l’occasione e rimane un poco sullo sfondo produttivo): Frate ‘nfame e Dint’a terra ‘nfosa sono esempi significativi.’Mbriaco de stelle è sincera nel suo ermetismo.
Non male, dopotutto.

Voto: 6,5/10

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