Nel Regno Unito, per una manciata di anni dalla fine del 1979 agli inizi degli anni ‘80, una label britannica produsse una serie di album che andarono a scalare le classifiche di vendita internazionali e definire uno stile di vita e di musica. La 2 Tone Records riuscì a dominare le classifiche musicali grazie a band come The Specials, The Selecter, Madness, The Beat, The Bodysnatcher, con la loro miscela di ska, reggae, punk, e a far ballare e riflettere skinheads, mods, punk di ogni colore e genere. Partita dalla cittadina di Coventry grazie alla lungimirianza e follia creativa di uno studente d’arte della classe media inglese, Jerry Dammers, che riunì intorno a sé una folla di eclettici musicisti che provocarono scintille dancerecce in giro per il mondo, la 2 Tone Records riuscì a parlare di questioni sociali, di razzismo, di vita quotidiana, di questioni di classe e di genere, durante un periodo durissimo di vita politica sotto la guida tacheriana, basti ascoltare la canzone Ghost Town degli Specials, contrapponendosi alla fiorente cultura estremista di destra, diventando una parte fondamentale della vita giovanile britannica, riuscendo ad instillare consapevolezza nelle menti delle generazioni che incontravano la musica della label. Questa storia affascinante e fondamentale, scritta dallo studioso Daniel Rachel che ha compiuto un certosino lavoro di ricerca raccogliendo moltissime informazioni e testimonianze, viene finalmente pubblicata in lingua italiana, grazie all’importante lavoro editoriale della Hellnation Libri/Red Star Press e complice l’ottima traduzione dello studioso di sottoculture Flavio Frezza. Testo fondamentale, bando alle ciance, cercatelo e leggetelo mentre ascoltate la musica della 2 Tone Records.
Daniel Rachel, Too Much Too Young. Storia della 2 Tone Records, Roma, Hellnation Libri/Red Star Press, 2024