Francesco Massaro, Francesco Pellegrino “Double Exposure”

(Amirani Records 2022)

“Double Exposure” ha tutti i tratti di un profondo viaggio iniziatico che non vorremo finisse mai, costituito da suoni stranianti, originali e carichi di fascino magnetico, in cui il connubio tra asperità acustiche e materiali elettronici diviene nel cammino un magico corpo unico. Dove si avverte un non-so-che di allucinato erotismo improvvisato quando il bilanciamento tra rimbrotti, soffi di sax, sofisticati fraseggi, esercizi di respirazione circolare si bilanciano con perfezionismo para-zen a ritocchi metallici, rumori vetrosi e percussivi, aprendo nel divenire anche sofisticate microwaves dal carattere crepuscolare. Evan Parker, John Cage, Peter Brotzmann, Kevin Drumm, Scanner: alcuni nomi che mi saltano alla mente per tentare di trarre qualche paragone stilistico, ma soprattutto si respira tanta personalità. Francesco Massaro e Francesco Pellegrino creano il disco più bello del 2022 di altri-suoni, un live-recordings catturato al MAD – Murale Art District – in quel di Firenze nel 2021, mettendo in gioco una strumentazione che comprende sax baritono, clarinetto basso (il primo), sax tenore e clarinetto (il secondo), accomunati entrambi dall’uso e dalla sperimentazione di devices elettronici.
Il primo set, Double Exposure, sfiora i 50 minuti, sciorinando una grazia invidiabile nel miscelare con maestria improv radicale con climax di meditativa sospensione ambient. Mai banale, mai uno scivolone nelle armonie facili e frivole. Un grande pregio insomma che si ritrova anche nella successiva Encore, prova più ristretta dove vi è anche la narrazione di un testo scritto e recitato da Nazim Comunale. Non resta che chiudere gli occhi e abbandonarsi a questa esperienza sonora unica e magistrale.

Voto: 9

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