Anna Astesano, Valentina Ciardelli “Ruutsu (The Girls In The Magnesium Dress)”

(Da Vinci Classics 2022)

Operazione complessa, di innegabile eleganza quella messa in vita dalla coppia Anna Astesano/Valentina Ciardelli in “Ruutsu”, rispettivamente arpa e contrabbasso, dove fa capolinea un interesse storico, timbrico, e direi spirituale per l’universo musicale giapponese dei primordi, e per il legame instaurato gradualmente tra quella gamma di suoni e colori, a partire dal calare dell’800, con la cultura mittleuropea. Per una spiegazione maggiormente dettagliata, però, rimando all’esauriente disamina riportata nel booklet, dove viene narrata cronologicamente la storia di questa conoscenza tra due mondi, e relativi suoni distanti, dove si esalta l’amore nutrito dall’Occidente per le soluzioni armoniche minimali, asciutte, essenziali, conosciute come marchio di fabbrica dell’estetica sonora nipponica. Selezione eterogenea quella delle autrici, accostando in scaletta brani del repertorio novecentesco a composizioni più moderne, non ‘formalmente’ accademiche; basta pensare all’arrangiamento di Blessed Relief di Frank Zappa per farsene una idea. Vi è poi largo spazio a partiture originali, firmate in particolare dalla Ciardelli, la quale sfodera il suo interesse per il XX° secolo partendo da Stravinsky, cui dedica due brani per strumento solista: Igor II e After Igor, rispettivamente per basso, e per arpa. Di Ravel sono proposti e arrangiati i 3 Poèms de Stéphane Mallarmé, mentre di Yoshihisa Hirano, titolare della colonna sonora del manga darkettone “Death Note”, viene proposta Elegy, conducendoci a tensioni di matrice quasi improv (l’uso del pizzicato su entrambi gli strumenti). Sapori notturni e melodici fioriscono con Haru No umi di Michio Miyagi, soave e ponderata poesia, mentre nella rapida Ukigumo di Stefano Teani viene esaltato il tono malinconico. La Ciardelli è inoltre titolare della scrittura dei tre atti di Randori Suite, una lunga parentesi di seducente complessità, dove climi soporosi e irrequieti si scontrano facendo emergere il leit motiv melodico principale di chiara ispirazione nipponica.

Voto: 8

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