Wadada Leo Smith ‘Trumpet’

(TUM Records 2021)

Seconda uscita celebrativa dell’ottantesimo compleanno del compositore Wadada Leo Smith, anche questa in un box di tre cd. A questo link trovate la prima uscita e a quest’altro link trovate l’intervista al compositore. Ritorniamo a bomba al box intitolato ‘Trumpet’, registrato in in una chiesa del quindicesimo secolo, chiamata ‘St. Mary’, in un piccolo villaggio vicino Helsinki, in Finlandia. Il nostro l’ha scelta per la perfetta acustica che gli ha permesso di creare le melodie che sono confluite nel box, che vede il nostro performare in solo con la tromba. Da ‘Trumpet – Disc 1’ il nostro si impegna nella ricerca espressiva delle potenzialità della tromba, legate a delineare precise riflessioni estetiche e musicali, basta leggere i titoli dei brani come Albert Ayler dedicato alla figura del sassofonista americano, che ha vissuto la sua vita musicale per “registrare litanie soniche”, come leggiamo dal testo scritto da Leo Smith, oppure Rashomon dedicato al famosissimo film di Akira Kurosawa. Dalle note del libretto apprendiamo che la composizione è una trasposizione in musica dei molteplici punti di vista dei protagonisti del film. Altro brano in arrivo, Metallic Raimbow (For Steve McCall) dedicato alla memoria del batterista e della sua abilità in solo.
In ‘Trumpet – Disc 2’ Wadada Leo Smith racconta la figura del maestro dell’Islam Malik al-Shabazz, nel brano Malik al-Shabazz and the People of the Shahada. Leggiamo nel libretto che Malik al-Shabazz è stato uno dei primi maestri dell’Islam, che ha portato gli insegnamenti del profeta Maometto negli Stati Uniti del 1960. Il suo messaggio spirituale, sociologico, e politico si è posto in confronto diretto con il potere politico e la pressione esercitata dal governo nei confronti della libertà e della giustizia del popolo afro-americano. Questo brano serve a Leo Smith per presentare il successivo, The Great Litany – A Reflective Memory of al-Shadhili che, suddiviso in cinque parti, è incentrato sulla figura di Shaykh Abu al Hasan al-Shadhili, un santo Sufi del tredicesimo secolo nato in Marocco che ha stabilito le basi del Misticismo nell’Islam medievale. Leo Smith con la sua tromba vuole raccontare il viaggio mistico dalla preparazione della rivelazione alla fine della rivelazione, alla consapevolezza acquisita e conseguente stasi.
Gli altri brani, intitolati Leroy Jenkins Violin Expression dedicato alla figura del violista facente parte dell’associazione AACM di cui Smith è stato uno dei fautori, James Baldwin – No name in the street; War dedicato alla figura dello scrittore afroamericano James Baldwin, che attraverso i suoi scritti ha influenzato la visione poetica e filosofica del mondo di Wadada Leo Smith, per cercare di cambiare la società americana e, in chiusura, Amina Claudine Myers, anche lei musicista nell’AACM, artista che ha saputo valorizzare la sua arte e la sua musica senza compromessi, in un’associazione a conduzione prettamente maschile.
In ‘Trumpet – Disc 3’ Sonic Night – Night Colors (For Reggie Workman) dedicato alla figura de bassista Reggie Workman e alla sua maestria nel creare melodie complesse e di potente forza espressiva, originalità e creatività; Discourses onf the Sufi Path – A Rememberance of Dr. Javad Nurbakhsh, brano in cui il nostro si confronta con la filosofia di questo maestro del Nimatullahi Sufi Order, pensatore nato in Iran e scomparso nel 2008 in Inghilterra. Leo Smith ha studiato approfonditamente gli scritti del maestro, che ha influenzato il modo di performare la sua spiritualità, la sua meditazione e le sue riflessioni; continuando l’ascolto troviamo Family – A contemplation of Love dove Wadada Leo Smith spiega in musica il suo concetto di “philia”, l’elemento centrale che fa da collante per le relazioni sociali. A chiusura Trumpet, un lungo brano dove il nostro riassume, attraverso lo strumento che gli è proprio, la potenza creativa e la capacità di creare musica e sogno, fortemente allacciati insieme. Ascoltati in sequenza i tre album offrono un bellissimo spaccato della “visione del mondo” del compositore e un ulteriore tassello nella comprensione di questo gigante della musica.

Voto: 8

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