Mark Turner, Gary Foster ‘Mark Turner meets Gary Foster’

(Capri Records 2019)

West coast strikes again. In questo album registrato live nel 2003, il giovane Mark Turner (sax contralto) e il veterano Gary Foster (sax tenore) ci riportano ai tempi, e alle musiche, di Werner Marsch, Lee Konitz e Lennie Tristano. La raffinata eleganza melodica e timbrica e la rilassatezza ritmica di quella felice stagione musicale sono felicemente espresse dalle conversazioni che i due intrattengono con Putter Smith (contrabbasso) e Joe LaBarbera. Certamente è una sorta di revival, un omaggio interpretativo di un preciso stile musicale; ma la classe con cui il disco ci immerge nelle atmosfere del jazz californiano, riproponendone i successi (tra gli altri Background Music di Werner Marsch, Lennie’s Pennies di Tristano, Subconscious-Lee di Konitz) è cristallina. E poi l’arte di improvvisare storie musicali volteggiando con deliziosa sensibilità attraverso l’armonia senza l’ausilio di un supporto accordale e intessendo dialoghi sempre sensati e musicalmente interessanti è magistrale in tutti gli interpreti.

Voto: 10

Alessandro Bertinetto

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