P. O. P. (Psychology Of Perception) ‘Ikebana’

(FMR 2017)

Elegante suono-materia in progressivo disfacimento/affondamento.
Una precedente uscita in trio (piano preparato/basso/sax alto) su
Monotype (“Täbriz”), che in “Ikebana” muta in quartetto con la fuoriuscita del sax e l’inserimento di violoncello e corno francese/voce.
Materia elettroacustica rigorosa a tratti intimorente, che par muoversi alla cieca ma, ad un ascolto più attento, rivela una sopraffina costruzione
stratiforme, dove ogni voce strumentale risulta percettibilmente
distinguibile.
Sorta di contemporanea post-industrial tutta cocci e spigoli, che a tratti potresti inserire in un volume di “Isolationism”, tracciando una parabola congiuntiva fra panorami post AMM dronanti/raschianti e zone di stasi minimali introspettive (l’ipnotica fluttuazione senza fine di Chabana,
il rigore lunare di Rikka, il Tony Conrad in frattura metallico avviluppante di Morimono).
Roba organica in agitazione strutturata, quella generata dai due fondatori Hannes Strobl e Reinhold Friedl (nell’occasione spalleggiati da Elena Kakaliagou e Nora Krahl).
Terre umide che emanano vapore sotto l’urto di un sole abbacinante, nel mezzo, un sensuale stridore.
Una delle migliori uscite dell’anno in corso.

Voto: 8

Marco Carcasi

FMR Records Home Page