(Dokumenta Music 2024)
L’esordio discografico del contrabbassista Alessio Zoratto è una riuscita presentazione di uno strumentista di cui sentiremo ancora parlare e di un artista visivo, Giacomo Urbani, che con le sue immagini generate con l’IA del booklet contribusce all’atmosfera “cinematografica” di questo disco.
È un’opera internazionale, insieme al leader e Giovanni Perin al vibrafono ci sono il francese Manu Codja alla chitarra elettrica e Paul Wiltgen alla batteria dal Lussemburgo, il noto sassofonista di origine argentina Javier Giroto è presente come ospite in due brani.
L’album si ispira a momenti tratti dalle arti figurative, un titolo come For Guernica ne è un esempio, ma quel che più impressiona è il contrabbasso del leader, sempre presente e mai invasivo, a guidare con una pulsione che è quasi un battito cardiaco, le esecuzioni, con mano sicura che però lascia spazio alle sgroppate della chitarra di Manu Codja e degli altri musicisti.
La “mano invisibile”, ma ascoltabile, del leader, fa di quest’opera un esordio maturo, che respira le atmosfere del jazz contemporaneo immettendovi proprie idee, creando una musica che si ascolta volentieri più volte di seguito, con momenti che respirano, che trasmettono l’anima di una band che non ha alcun timore a scoprirsi emozionalmente per consegnare all’ascoltatore una realtà musicale moderna e personale.
Voto: 9/10