Clairvoyance “Transient”

(Amirani Records 2022)

Proprio come nel parsimonioso mutare di forme in un giardino zen, il Trio Clairvoyance scolpisce le proprie improvvisazioni, passando con disinvoltura da stati d’animo pacifici a tensioni crescenti che mai scadono nel caos fine a se stesso. Tutto scorre quindi con armonia, panta rei, anche se ci si trova in frangenti movimentati. Loro sono Gianni Mimmo (sax soprano), Silvia Corda (pianoforte, toy piano), Adriano Orrù (contrabbasso); hanno già collaborato nel tempo, e ciò non fa che agevolare lo scambio di idee. Ci tengo a segnalare una piacevole sensazione percepita dall’ascoltare il timbro pianistico della Corda che tende alla ricerca di un suono velato, trascendente, a tratti malinconico, oppure metafisico quando a suonare sono i tasti del toy piano in maniera anche minimale. Le improvvisazioni sono legate una con l’altra da un inviolabile cordone emotivo. Lo si percepisce quando si passa dalla meditativa Last a Transient Clouds, dove il sinergismo tra piano giocattolo e contrabbasso accarezzato con l’archetto è di suprema fattura, aprendo un finale estatico in cui brillano gli intarsi del fiato. In Shinjuku, al pari di un rastrello che smuove sentieri tortuosi sulla sabbia, Mimmo apre le danze volteggiando con discreta velocità, lasciandosi sorreggere da un impianto ritmico vivace grazie ai tocchi percussivi inflitti al piano. Tra le prove più meritevoli di lode, che materializza certi paralleli tra Steve Lacy e Cecil Taylor. Those Telegraph Poles è un fitto sentiero di dialoghi free; Tilting At Crazy Angles è iroso piacere collettivo, con un occhio diretto alla scuola europea; ambientazione surreale e minuziosa, invece, per Rippling Lake, e ancora collettivismo al vetriolo su Garden Maze, mentre la finale B6W Vanishing Train sembra voler fare un sunto generale delle sensazioni assaporate in “Transient”, annoverando nella propria anima delicatezze quasi bluesaggianti (si senta il piano) con armonie, man mano, svincolate da vincoli formali. Un’altra ottima prova in un lavoro fatto da musicisti la cui maturità è senza ombra di dubbio elevata.

Voto: 8

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