Mule Jenny ‘All These Songs of Love and Death’

(Figures Libres/Grabuge/Araki 2021)

Etienne Gaillochet, leader e factotum dei Mule Jenny ha impiegato quasi tre anni per comporre ‘All These Songs of Love and Death’. Nel 2021, finalmente, Gaillochet è riuscito a definire canzoni che erano sempre in corso, mai finalizzate, senza alcun metodo di composizione rigoroso utilizzato, grazie ad un processo di allontamento dalla modalità con cui ha composto i brani del precedente “We insist!”.
Nel disco in questione, infatti, i brani sono caratterizzati da una complessità caratterizzata tanto da cambi di registro stilistico quanto da ritmi complessi e armonie insolite, pur mantenendo una struttura di canzone tradizionale, senza perdere il filo conduttore di voci e melodie forti.
Il risultato finale è particolarmente intrigante, perché difficilmente collocabile, anche per un recensore ossessionato dallo spiegare subito ai propri lettori il genere del disco di cui intende trattare. Tuttavia, si può dire che le nove canzoni sono intirse di elementi di alt-pop, come lo intende Lee Ranaldo, come emerge nel pop/post rock scandito di In the Classroom, post punk britannico della prima ora, sperimentazioni alla Captain Beefheart, ascoltare per credere l’ossessiva e percussiva, ma morbida The Petrels Are Gone, e tanto post-punk, che viene contaminato con questi generi, ma anche con altri non meno evidenti, come il funky pulsante ed algido di Give Chance a Chance.
Lavoro indubbiamente interessante, che nasconde un appiglio jazz e un’apertura mentale e musicale ampia.

Voto: 8

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