Robert Palmer ‘Piano music’

(New World Records 2019)

Il pianista Adam Tendler ci offre la sua devota e limpida interpretazione di alcune opere di Robert Palmer (1915-2000), compositore americano allievo di Aaron Copland. Le composizioni qui antologizzate ripercorrono tutta la carriera di Palmer: la Toccata Ostinato del 1945, la Second Sonata del 1948, i Three Epigrams del 1957/8, i Three Preludes del 1941, la Sonata for Two Pianos del 1944 (il secondo pianista è Joseph Kubera), Morning Music (1973) e Evening Music (1956), Sonata for Piano (1938, 1946), Transitions (del 1977) e infine Interrupted Tango del 1984. In piena tradizione classica – una classicità moderna, che va verso l’apertura armonica, ma comunque sempre di classicità si tratta –, lo stile di questi brani è tipicamente novecentesco. Un Novecento però che non risente tanto delle avanguardie più radicali (Cage per intenderci), condividendo invece in pieno l’esperienza dei classici americani (ovviamente Copland, ma anche Eliot Carter) e assorbendo in alcuni episodi (come nella iniziale Toccata Ostinato) l’influsso dei ritmi afroamericani. Eppure la sonorità generale e certe atmosfere espressive rarefatte, sospese ed astratte, vuoi per la ricerca timbrica, vuoi per la proposta di una risposta novecentesca ai problemi formali della sonata e della fuga, ricordano anche l’Europa dei Satie e dei Bartok. Un cd prezioso.

Voto: 10

Alessandro Bertinetto

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