Massimo Olla ‘Structures’

(Azoth 2017)

Prima uscita col proprio nome dopo quattro album sotto il moniker
Noisedelik per lo sperimentatore cagliaritano Massimo
Olla
. “Structures”, è insieme di metalli, legni, plastiche, voce trattata ed effetti.
Dove la materia viene assemblata in ispirato processo autoproduttivo (strumenti creati da Olla come il [d]Ronin, vengon apprezzati e utilizzati da
musicisti sparsi per il globo tipo FM Einheit). Un universo
livido e sibilante, pervaso da rituali, arcaici battiti attutiti,
lisergico e non rassicurante (Structure 6), esausto e
sfibrato, nel basso richiamo sinistro di astratte/incubiche fanfare
etniche da paesaggio spinale ballardiano (Structure 1 e
Structure 7), un osso in in rotazione da spasmo a contatto
(gli Zoviet France evocati nella Structure 2), notturna
pulsazione sinusoide su scenario immobile verso oriente (Structure
3
), respiri, lingua, schioccamenti, micromotori in accensione,
lamine sottili e armonizzanti dai bordi taglienti (Structure 4),
in modalità ascensionale con stridente discrezione (la
Structure 5 con Simon Balestrazzi). Senza un grammo di ciccia addosso.
In avanti o meglio ovunque.

Voto: 8

Marco Carcasi

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