(Autoprodotto 2017)
In ventun’anni di carriera questo quartetto di Oklahoma City non è stato molto prolifico, tuttavia, ha sempre pubblicato lavori molto interessanti. ‘Time will never know your name’ è il settimo disco dei Traindodge, a parte una buona manciata di Ep e singoli. In questo lavoro è maggiormente marcata, rispetto al passato, la loro attitudine post-core.
Il punto di riferimento più evidente è quello dei Fugazi della seconda fase della loro carriera, ma nel disco sono presenti anche riferimenti sonori agli anni ’80, per intenderci quelli allora considerati più sperimentali e innovativi.
Il brano più rappresentativo è The cliffs nel quale il quartetto dosa abilmente tensione ed esplosione in modo da trovare la quadratura del cerchio tra i Fugazi stessi e i Mission Of Burma della seconda fase della carriera.
Nel disco sono presenti anche momenti inquietanti (Let me in) e percussivo-ansiogeni, ascoltare per intenderci Stories of the alone, nella quale vengono evocati, seppur lontanamente i Trail of Dead.
Non mancano poi momenti scoppiettanti e circolari (I am forever) ed altri in cui prevalgono noise, tensione e accelerazioni serrate (When the floods freeze).
‘Time will never know your name’ verrà sicuramente molto apprezzato da chi ama l’indie-noise-postcore di matrice Usa.
Voto: 8
Vittorio Lannutti