laBASE ‘Antropoparco’


(Lanoia 2015)

I laBASE sono un trio abruzzese attivo dal 2013. “Antropoparco”, il loro esordio, in realtà è uscito quasi un anno fa, a febbraio del 2015, ma l’agenzia Macramé è intervenuta per una nuova opera di divulgazione.
Diciamo subito che riteniamo che Macramé abbia fatto un ottimo investimento, in quanto il trio promette ben nell’ambito dell’indie italiano.
I laBASE, infatti, si esprimono con un indie-rock che evoca i fasti del miglior rock indipendente italiano e non solo degli anni ’90, variando il loro sound dal post punk alla new wave, passando per il grunge e lo stoner.
I loro testi sono impregnati di immagini nitide e visionarie, in grado di descrivere efficacemente e con un tocco di poesia la realtà politico sociale.
Il brano che tira di più è Primavera, un post punk algido, che fa il paio con la secca e decisa Dejavu. Sospesa tra hard e metal, quindi grunge è la tirata Il rettile e altrettanto tirata, ma con molta più rabbia è Caos X, un ottimo post-core, ben calibrato e teso.
Intrigante poi il titolo dell’album “Antropoparco”, un neologismo che sta ad indicare un luogo immaginario ma terribilmente reale dove l’essere umano e la collettività sono rinchiusi come in un recinto da cui è impossibile uscire.

Voto: 7

Vittorio Lannutti

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