Quinta puntata dedicata alla scoperta e alla conoscenza di Centri di ricerca, Musei e Studi di registrazione dove si studia e si pratica musica elettronica in tutte le sue forme. La prima puntata ho intervistato I curatori del Museo del Synt Marchigiano (qui trovate l’intervista). Nella seconda puntata, in Svizzera, a Friburgo, ho intervistato Vincent Borcard, a quel tempo direttore dello SMEM Swiss Museum for Electronic Music Instruments (la trovate qui). Nella terza ho intervistato Byron Scullin, co-direttore e co-fondatore dell’australiano MESS Melbourne Electronic Sound Studio (la trovate qui). Nella quarta, in Giappone, nella città di Nakatsugawa, ho intervistato Hideki Ishikawa, direttore del Musee KORG design & history, popolarmente detto Nakatsugawa Korg Museum (la trovate qui). Oggi ritorno in Italia e scambio le mie quattro chiacchiere digitali con Claudio Capponi, fondatore e direttore del Museo della Farfisa, sito a Camerano, in provincia di Ancona, nelle Marche. A voi la lettura:
Perché e quando è nato il Museo della Farfisa?
Il Museo della Farfisa è stato inaugurato il 24 settembre 2016 a Camerano, in provincia di Ancona, nelle Marche, ma già dal 2014 una parte degli strumenti era visitabile anche se lo stabile non era ancora ristrutturato.
Qual’è stata l’ispirazione iniziale?
In Farfisa vi ho lavorato 22 anni dal 1976 al 1998 dove ho ricoperto diversi incarichi anche di un certo rilievo, e sono rimasto sempre affascinato da questi strumenti. Dopo la sua chiusura mi sono sentito in obbligo di fare qualcosa per ricordare questa grande azienda, la più grande di Europa, ed ho costruito un sito internet Claudio Capponi dove ci sono molte notizie su questa grande azienda. Nel 2012 ho iniziato a organizzare la manifestazione Farfisa Day, dapprima aperta ai soli dipendenti poi allargata a tutti, dove tra le altre cose organizzavo una mostra temporanea. E’ dal Farfisa Day che si è arrivati al museo.
Devo dire per correttezza che anche il professore Sandro Strologo ha collaborato alla realizzazione del museo, occupandosi principalmente delle fisarmoniche
Dove si trova?
Si trova a Camerano, in provincia di Ancona, in piazza Roma, la piazza centrale.
Quali strumenti contiene? Quali collezioni?
Gli strumenti sono esposti in diverse sale: nella prima sala, dove sono esposti i componenti e gli attrezzi di lavorazione fin dai primi anni 50, è in mostra la storia della fisarmonica nel tempo. È possibile anche vedere un video che ne racconta le tappe.
La seconda e terza sala riguardano le ditte costruttrici di fisarmoniche di Camerano, ed in particolare della Scandalli, con un discreto numero di pezzi costruiti anche prima della nascita della Farfisa stessa.
La quarta sala presenta le produzioni diverse dalla fisarmonica, fatte dalla Farfisa a seguito della crisi di vendite di questo strumento. Siamo a fine anni ‘50 e inizio anni ‘60. Pertanto sono presenti le chitarre Mozzani, le prime fisarmoniche elettroniche, i giradischi e gli organi elettrici (armonium).
La quinta sala è dedicata agli organi elettronici portatili. Sono presenti le varie serie Compact, Fast, Professional e numerosi altri modelli. In questa sala tra tutti primeggia il Compact Duo, utilizzato da Richard Wright, tastierista dei Pink Floyd nel concerto live di Pompei nel 1971.
La sesta sala espone esclusivamente gli organi per la casa o a consolle come il Pergamon o il modello 259 ma anche il maestoso modello liturgico Ch 32 con la pedaliera radiale, la panca e i suoi due potenti amplificatori.
L’ultima sala, la settima, è riservata alla serie Farfisa di pianoforti acustici la cui produzione è stata ininterrotta dal 1965 al 1998. Sono esposti 6 modelli tra cui il famoso modello TP 105 trasparente e due modelli Night & Day, il famoso brevetto Farfisa per suonare il pianoforte in qualsiasi ora del giorno e della notte senza arrecare nessun disturbo ai vicini.
Puoi darmi qualche esempio di modello interessante che avete nel Museo della Farfisa? Per quanto riguarda la storia, la tecnologia?
Si certo, TS/10 rarissimo centralino per l’insegnamento dell’organo elettronico, Il maestro tramite dieci selettori può ascoltare e dialogare con i singoli allievi tutti muniti di cuffie microfonate.
Cordovox è la prima fisarmonica elettronica costruita dalla Farfisa nel 1962 su progetto americano. Si abbina a un generatore e un amplificatore e si può suonare anche in modo tradizionale avendo le voci.
Regale è un maestoso organo ad ancia libera presentato alla stampa in anteprima mondiale nel febbraio 1962. Destinato alle chiese con la sua potenza e maestosità di suono si avvicina molto alla timbrica dell’organo a canne.
Transicord è la prima fisarmonica elettronica progettata e costruita interamente dalla Farfisa nel 1965. Praticamente un Compact in formato fisarmonica. Non ha le voci.
Polycrome è una rara tastiera messa in produzione nel 1982; sono poche centinaia gli esemplari costruiti per tutto il mondo ha la particolarità di avere una sezione suoni riservata alle voci umane.
Sono venuto a conoscenza del Museo della Farfisa attraverso, tra gli altri, Riccardo Pietroni del Museo del Synt Marchigiano. Il Museo della Farfisa collabora con quest’altra realtà marchigiana?
Si, dal 1 febbraio 2017 abbiamo costituito l’Associazione Culturale Farfisa che rappresento, e per noi la collaborazione con chi condivide i nostri valori e con altre associazioni è molto importante. Con il Museo del Synt Marchigiano abbiamo collaborato fin dalla prima edizione.
Prevedete possibili sviluppi del Museo della Farfisa? Ad esempio un libro o un documentario che ne racconti la storia e la “gloria” attraverso interviste e video?
“La Farfisa una Eccellenza Italiana” è un libro che abbiamo presentato nell’ultima edizione del Farfisa Day, e come dice il titolo parla principalmente della produzione dei 52 anni di attività di questa storica azienda, poi stiamo lavorando al restauro estetico e funzionale di molti strumenti.
E’ un lavoro molto impegnativo ma che facciamo con molta passione.
Progetti futuri? Mostre, workshop, corsi in cantiere?
Abbiamo molte idee in cantiere, ma ci vorrà tempo e pazienza. Per ora ci concentriamo su un incontro con tutti I nostri amici che faremo probabilmente nel mese di giugno, e sul Farfisa Day di domenica 25 settembre prossimo dove come ogni anno vengono amici da molte regioni d’Italia.
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