Fiesta Alba ‘Fiesta Alba’

(neontoaster multimedia dept. 2023)

Misterioso quartetto italico (Octagon alle composizioni, alle chitarre, al graphic design; Dos Caras alla produzione artistica, ai suoni sintetici e digitali; Fishman al basso; Pyerroth alle batterie acustiche) esordisce con questi pochissimo meno di venti minuti saggiamente incendiari. Ospitando in quattro dei cinque brani “vocalisti” diversi (uno, Thomas Sankara, è proprio il selvaggio e visionario leader “militare” del Burkina Faso ucciso nel 1987, di cui vengono ripresi estratti in Burkina phase), il collettivo esalta un concetto alto di “alt-punk”, inglobando minimalismo e africanismo verace in una attitudine “math” di fondo.
Laundry, con l’ospite Nicholas Welle alla voce, rappresenta bene la baldanza colta dei Fiesta Alba; Juicy lips, con DJ Sensational, ne esemplifica la miscela sghemba; Dem say valorizza l’Africa Nera e digitale di Kylo Osprey. Octagon è il finale strumentale di pregio.
Come (ben) scrive uno più bravo di me, la migliore “cosa rock” capitata di recente nel Belpaese.

Voto: 7,5/10

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