(Da Vinci Classics 2021)
Il violoncello è senza dubbio uno dei principali strumenti della tradizione classica con cui sono state create nuove formazioni: dal violoncello solo si è nel tempo passati all’orchestra (da camera) per violoncelli, fino al complesso di 100 violoncelli creato da uno dei maggiori violoncellisti contemporanei, Giovanni Sollima. Nel mezzo, si inserisce la formazione del quartetto di violoncelli, qui rappresentato dalla formazione tutta italiana del CelloPlayQuartet (d’ora in poi, CP4), protagonista di un Cd significativamente intitolato ‘Barocko’. Proprio Sollima può essere considerato il nume tutelare di questo progetto, dato che da anni si adopera, con successo, a proporre repertori (da solo o con vari compagni d’avventura) in cui brani rock, etnici e contemporanei si alternano gioiosamente a composizioni classiche, in special modo barocche. Il percorso qui proposto dal CP4 inizia proprio con uno dei principali autori barocchi italiani, Antonio Vivaldi, la cui spiccata vitalità ritmica suona quanto mai attuale, specie in interpretazioni cariche di energia come questa. Si prosegue con una selezione di miniature di Tchaikovsky, tanto brevi quanto variegate dal punto di vista espressivo, per poi passare a una composizione in tre movimenti dello stesso Sollima, Note Sconte, originariamente scritto per organico più ampio, in cui il musicista palermitano gioca, in puro spirito postmoderno, con frammenti beethoveniani, alternandoli e combinandoli con ritmiche moderne e suggestioni mediterranee. Una composizione di grande fascino, a mio avviso tra le più riuscite dell’ultimo Sollima. Si passa poi a tre brani tra i più celebri dei gruppi rock Queen, Metallica e Led Zeppelin, che colpiscono non solo per la bellezza delle loro melodie o per la carica ritmica, ma anche per una complessità strutturale non comune nel loro ambito; qualità esaltate dall’ottima interpretazione del CP4, che eccelle anche nelle riletture di due splendide pagine piazzolliane. Il viaggio termina con un singolare medley tra due brani celeberrimi: l’aria Maria di Bernstein e il tema dei Simpson di Danny Elfman: un modo originale per concludere all’insegna dell’umorismo questo intenso percorso ricco di autori, stili e mondi musicali (apparentemente) distanti.
Voto: 7,5