Ken Ganfield, Kurt Liedwart, Petr Vrba ‘Something Wrong There’

(Mikroton 2019)

Alle prese con elettronica e sintetizzatori, i tre componenti di questo trio propongono quello che dice nome stesso del disco: qualcosa che non va. I titoli dei due lunghi brani in cui esso si articola sono ancora più espliciti: Unbearable e Nauseating. Certamente (o almeno suppongo!) si tratta di autoironia. Ma è significativo che l’autoironia vada in questa direzione: del resto potrebbe il noise essere dolce e armonioso? Ecco, qui una pletora di rumori di varia fattura, consistenza e texture si mescola e alterna per colpire e affondare le nostre orecchie. La lusinga seducente non è certo un problema dei noisists. Il carattere di ricerca e sperimentazione è indubbio: ma non sarà un o’ una moda, un gesto, una nicchia sicura, un rifugio da cui inveire contro la banalità di tutto il resto e soprattutto della melodia, questa signorina carina, ben formata e priva di rughe? Sappiamo che anche nel jazz si parla di wrong notes (che sono wrong solo perché il contesto armonico-ritmico non è quello tradizionale), ma qui non ci sono notes e se qualcosa è wrong qui, non sono le note. Credo sia piuttosto il fatto che – e mi ripeto fino alla nausea (provocatami dal brano sera citato) – manca qui, cioè qui nello spazio solitario in cui mi trovo all’ascolto, la dimensione sociale e performativa di un club dove la mia percezione avrebbe avuto più motivi per accogliere le suggestioni di questi esperimenti, aggrappandosi a un’immaginazione più viva e concreta. Però sono comunque suggestioni interessanti, materiali non privi di spunti creativi.

Voto: 7

Alessandro Bertinetto

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