Joshua Gerowitz ‘Dark Forest Theory’  


(pfMentum 2019)

La teoria della foresta oscura sembra essere una teoria new age circa l’origine del cosmo e la sopravvivenza della razza umana. Dovrei informarmi di più. Ma per dire qualcosa su questo album non serve. Inquietante. Sconcertante. Voci liriche incastonate su melodie rock progressive anni ’70. Sprazzi di brusii rumoristici, voci umane inarticolate e spifferi che si mescolano al vento che soffia dalla valle (la mia valle, quella in cui mi trovo ad ascoltare il cd). Ci dovrebbe essere un senso narrativo; ma è un senso non-sense. Forse. Piuttosto. Difficile a dirsi. I suoni (il sax, la chitarra distorta, la tromba) non sono male. Ma il tutto è per un verso un po’ pretenzioso, per altro verso troppo caotico. E le due cose raramente stanno bene insieme. Forse è la colonna sonora di un film. Forse hanno fatto un disco per poi fare un film. Chissà. Borderline, decisamente Borderline. O trash? Mah. Non basta un tema passabile, incastonato in un brano eccessivamente lungo, il cd.

Voto: 3

Alessandro Bertinetto

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