AA.VV. ‘Patterns: Chamber Works’


(Navona Records 2019)

Se volessimo trovare dei punti di contatto tra le opere cameristiche contenute in questa bella miscellanea licenziata dalla Navona Records, potremmo sottolineare il sapiente artigianato compositivo, la capacità di costruire percorsi musicali espressivi e formalmente appaganti, senza cedere a smanie virtuosistiche o a eccessi intellettualistici. Ciò è particolarmente evidente nei due brani iniziali, rispettivamente per due chitarre e chitarra solista, a firma di J.W. Stamm e G. Raillard, incentrati su melodie di notevole impatto e indubbia gradevolezza. I successivi brani di S. Kodela, per chitarra, e D. Adams, per due marimbe, si segnalano per il nitore formale, quasi geometrico. Notevole il contrasto tra il quartetto di percussioni di D. Arbury, giocato sull’inseguirsi di pattern ritmici che procedono con ostinata insistenza, e il trio per archi di B. Beck, influenzato dalle ballad jazz così care all’Autrice. Chiude il CD il lavoro più lungo, in tre movimenti, per la singolare formazione del quartetto di fagotti, scritto da J. Jarvlepp, il quale ne sfrutta a pieno le peculiarità timbriche ed espressive: tanto l’andante centrale è misurato e introspettivo, quanto i movimenti esterni sono brillanti, a tratti burleschi, pervasi da ritmi sincopati, richiami abbastanza scoperti alla danza, e una frenetica attività contrappuntistica. Eccellenti tutti gli interpreti chiamati in causa, tra i quali spiccano alcuni nomi di punta della scuderia della Parma Recordings, come il chitarrista D.W. Ross e il percussionista Robert McCormick.

Voto: 6

Filippo Focosi

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